Descalzi (Eni): “In Italia servono altri 4 rigassificatori”
Infrastrutture necessarie per la sicurezza energetica, il Sud può avere un ruolo ma solo “sbloccando le linee verso Nord”
“Se vogliamo arrivare ad una sicurezza energetica abbiamo bisogno di avere altri quattro rigassificatori, per stare tranquilli”. Così Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, nel corso della conferenza “Lombardia 2030: progetti per una regione sempre più inclusiva e connessa”, organizzata all’Hangar Bicocca di Milano.
“Il 2023 sarà un anno complesso a livello energetico, se vogliamo arrivare alla sicurezza energetica con una sovrabbondanza di gas per stare tranquilli secondo me dovremmo avere altri quattro rigassificatori” ha detto Descalzi, secondo cui inoltre “dobbiamo aumentare di almeno 6-7 miliardi di metri cubi gli stoccaggi, è alla base della sicurezza energetica. Il Sud può essere sede di rigassificazione, ma dobbiamo sbloccare le linee che da Sud vengono a Nord, perché la loro capacità è molto bassa”.
In Italia oggi esistono e sono in funzione già un impianto di rigassificazione onshore, a Panigaglia (La Spezia), e due offshore al largo delle coste livornese (Olt Offshore Toscana) e venete (Adriatic Lng). I prossimi due impianti destinati a entrare in funzione saranno quelli di Piombino (onshore) e Ravenna (offshore).
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