Acquistata da Saipem la nave da perforazione Santorini
Il prezzo di esercizio dell’opzione di acquisto con il cantiere Samsung Heavy Industries è pari a 230 milioni di dollari, da versare entro la fine 2022
Saipem ha reso noto di aver esercitato l’opzione di acquisto relativa alla drillship di settima generazione Santorini, che sta già operando nella flotta Saipem sulla base di un contratto di noleggio a lungo termine siglato nel 2021 con il cantiere sudcoreano Samsung Heavy Industries. Il prezzo di esercizio dell’opzione di acquisto è pari a 230 milioni di dollari, da versarsi entro la fine del 2022; l’investimento verrà finanziato interamente con la cassa disponibile.
La Santorini, la cui costruzione è stata completata nel 2021, è una nave tecnologicamente avanzata, dotata di due Bop (Blow Out Preventer), con lo standard più elevato per le navi da perforazione ultra-deepwater, dispone di sistemi di automazione all’avanguardia e di moderne soluzioni che permettono l’ottimizzazione dell’impatto ambientale.
La nave è attualmente operativa negli Stati Uniti (Golfo del Messico) per l’esecuzione di un contratto con Eni avente scadenza nel terzo trimestre del 2023.
“Dopo la Saipem 10000 e la Saipem 12000, si rinnova dunque la proficua collaborazione con Samsung Heavy Industries. La decisione d’investimento si basa su un rendimento atteso dell’investimento superiore al 15%, con un payback period di 5 anni, stimati sulla base del contratto in essere (che copre buona parte del prossimo esercizio) e delle prospettive commerciali della Santorini” spiega l’azienda in una nota.
Saipem spiega inoltre che il backlog dell’attività drilling offshore di Saipem ammonta a oggi a oltre 1,5 miliardi di euro, il valore più alto degli ultimi 6 anni. I contratti in essere (inclusi i periodi opzionali), determinano un impegno della flotta di circa l’80% per il 2023 e di circa il 60% per il 2024.
La nota precisa inoltre che “i risultati ottenuti e le prospettive commerciali sono determinati dal favorevole andamento della domanda nel mercato drilling offshore e in particolare deepwater. La significativa crescita del segmento deepwater offre infatti oggi interessanti opportunità di impiego della flotta, sia nelle geografie in cui Saipem è tradizionalmente presente (come l’Africa e il Mediterraneo), sia in altre aree dove l’offerta di impianti di perforazione ultra-deepwater è prossima alla saturazione (come il Golfo del Messico)”.
Altro fattore che spinge i risultati è “il livello delle rate giornaliere di mercato per drillship di settima generazione, che continuano a evidenziare un robusto trend di crescita; secondo le più autorevoli fonti, le rate medie di mercato sono stimabili attorno a 400 mila dollari al giorno nel 2022 e sono previste in crescita fino a livelli oltre i 450 mila dollari al giorno al 2025”. Benefici attesi per Saipem anche dalle “discussioni commerciali attualmente in corso con principali clienti nelle aree di potenziale utilizzo della Santorini, per le quali si attendono sviluppi nel breve termine” e infine “la scarsa disponibilità di mezzi tecnologicamente avanzati quali la Santorini, in un contesto di mercato mondiale in cui la domanda di drillship eccede significativamente l’offerta, con un trend previsto in rafforzamento”.
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