Uniport sottopone in sette capitoli le sue istanze a Governo e Parlamento
Nel position paper dell’associazione di imprese portuali e terminalisti focus su lavoro, concessioni e infrastrutture
“Lavoro, regolamentazioni, concessioni terminalistiche, semplificazioni, sviluppo sostenibile delle infrastrutture”.
Sono questi i temi principali su cui si focalizza il Position Paper realizzato da Uniport e presentato dall’associazione di rappresentanza di terminalisti e imprese portuali al presidente della Commissione Trasporti della Camera Salvatore Deidda, al sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava e al sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Tullio Ferrante.
“Obiettivo del documento e degli incontri istituzionali che abbiamo avviato in questi giorni – ha evidenziato Federico Barbera, presidente Uniport – “è sensibilizzare il nuovo Governo e il nuovo Parlamento sulle opportunità che il nostro Paese ha oggi davanti a sé e sulla strategicità degli hub portuali per il futuro sviluppo del Paese. A patto di riuscire a sfruttare efficacemente gli straordinari investimenti messi in campo in questa fase storica e di realizzare le necessarie riforme per una semplificazione e modernizzazione del quadro normativo. Non ci sono imprese portuali senza porti, ma non ci sono porti senza imprese. Ne siamo convinti”.
Il Position Paper si sviluppa in sette diversi capitoli: “Lavoro” – “Regolamentazione e costi” – “Procedure e costi delle concessioni terminalistiche” – “Efficientamenti della regolazione” – “Le infrastrutture portuali e di rete” – “L’ambiente” – “Revisione dell’ordinamento portuale”.
“In particolare – si legge in una nota – in materia di lavoro, Uniport ritiene essenziale un’adeguata formazione e aggiornamento dei lavoratori e sostiene il riconoscimento normativo delle caratteristiche ‘usuranti’ a specifiche attività portuali: l’incidenza crescente di lavoratori con inabilità parziali incidono oggi in modo significativo sull’organizzazione del lavoro delle imprese e sulla capacità di fornire servizi”.
In tema di concessioni terminalistiche, l’Associazione auspica “vengano definiti in tempi brevi criteri omogenei e oggettivi, finalizzati all’assegnazione e al rinnovo delle concessioni, alla determinazione della loro durata, alle modalità di trasferimento degli impianti al nuovo concessionario, all’individuazione dei limiti dei canoni concessori, all’individuazione delle modalità tese a garantire la concorrenza, all’esercizio dei poteri di vigilanza e controllo. Nel position paper si evidenzia poi come sia oggi necessario il superamento e la risoluzione delle duplicazioni di compiti tra diversi enti (Mit, Art, Adsp, Autorità Marittima e Asl) e la garanzia di tempi certi di risposta da parte delle pubbliche amministrazioni”.
Un focus conclusivo del documento riguarda infine le infrastrutture portuali e di rete.
“Guardiamo con grande interesse ai molti progetti previsti dal Pnrr e dal Pnc, auspicando il rispetto della tempistica ed eventuali interventi di semplificazione e velocizzazione, qualora emergessero criticità, soprattutto con riferimento agli interventi di dragaggio. Vanno rafforzate le connessioni tra i porti e le grandi direttrici stradali e ferroviarie per colmare il deficit (in alcuni casi addirittura la totale assenza) dei collegamenti ferroviari dei porti del Mezzogiorno e per collegare alle aree europee al di là dei confini”.
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