Iva ai porti: dal fondo in arrivo alle port authority 41 milioni di euro
Agli scali liguri circa il 40% delle risorse: il riparto perequativo premia invece Oristano, Olbia, Augusta, Civitavecchia e Barletta
Come ogni anno il Ministero dele Infrastrutture e dei Trasporti ha provveduto a calcolare il riparto di una piccola porzione dell’Iva che Roma ‘restituisce’ agli scali marittimi che con i propri traffici in impot l’hanno generata.
Una nota del dicastero guidato da Matteo Salvini ha fatto sapere che quest’anno le risorse ammontano a “41 milioni di euro per i porti italiani per la realizzazione di opere infrastrutturali nonché per il potenziamento dei servizi e dei collegamenti stradali e ferroviari”. A stabilirlo appunto un decreto firmato dal ministro Salvini di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. Il dicastero in una nota ricorda come si tratti di “una quota parte dell’Iva dovuta per l’importazione di merci che transitano nei porti italiani, che alimenta un apposito Fondo per il finanziamento e l’adeguamento dei porti”. Quel minimo di autonomia finanziaria che in anni recenti era stata concessa ai porti e che oggi il viceministro Rixi ha fatto sapere recentemente di voler ampliare con una nuova riforma dell’ordinamento.
“Per il 2021 la quota spettante, come detto, è pari a 41 milioni di euro: l’80%, 32mln e 800 mila euro, saranno suddivisi per Autorità portuale, tenuto conto del volume delle importazioni dei porti; il restante 20% in misura perequativa sulla base dei piani operativi triennali e dei piani regolatori portuali. Saranno finanziate prioritariamente le iniziative immediatamente cantierabili” conclude l’annuncio del dicastero romano, che specifica infine che “entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto le Autorità di sistema portuale dovranno presentare il piano degli interventi al Mit”.
Uno dei primi a commentare la notizia è stato Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, dicendo: “Bene lo stanziamento da parte del Governo di importanti fondi per potenziare ancora il sistema dei porti liguri, strategico non solo per la nostra regione ma per l’intero Paese e a livello europeo, con l’ormai prossima conclusione del Terzo Valico nell’asse ferroviario tra Genova e Rotterdam. Dopo gli anni difficili della pandemia, oggi l’economia ligure e i traffici marittimi stanno ripartendo con dati migliori delle previsioni e i nostri porti che si confermano sempre più competitivi nel Mediterraneo e in Europa”. Alla Liguria sono destinati circa 16 milioni di euro, dunque circa il 40% di tutte le risorse disponibili a livello nazionale per questo fondo. Le port authority del Mar Tirreno settentrionale (Livorno e Piombino), del Mar Adriatico Settentrionale (Venezia, Marghera e Chioggia) e l’Adsp del Mar Tirreno Centrale (Napoli e Salerno) sono le altre tre che si sono aggiudicate risorse superiori a 2,5 milioni di euro.
Il fondo perequativo ha invece ‘premiato’ gli scali dell’Autorità di sistema portuale del mare di sardegna (1,4 milioni per alcuni interventi di secdurity nel porto di Oristano e 700mila euro per lavori al porto Cocciani di Olbia), il porto di Augusta (1,6 milioni per alcuni interventi di manutenzione straordinaria), lo scalo di Civitavecchia (3 milioni per manutenzione straordinaria al fascio di binari di Molo Vespucci) e il porto di Barletta (1,5 milioni per il consolidamento statico e il risanamaneto della banchina n.3).
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