I portuali livornesi bloccano la cessione del Faldo
L’assemblea di Cpl avrebbe bocciato la decisione dei vertici di fare cassa cedendo la maggioranza dell’autoparco a Koelliker
Pare aver creato un terremoto interno al Gruppo Cpl la decisione dei vertici di cedere al socio Koelliker la quota di maggioranza (55,8%) di Faldo Srl, la società che gestisce l’omonima area dedicata allo stoccaggio delle auto imbarcate e sbarcate al vicino (9 km) porto di Livorno.
Lo riporta La Nazione, riferendo di un’assemblea turbolenta, che avrebbe “bocciato a larga maggioranza” un’operazione quantificata in 18 milioni di euro, ossigeno per le sofferenti finanze di Cpl, arrivata a ipotecarsi – scrive il quotidiano – anche la sede. I contrari sostengono che i vertici di Cpl, il presidente Enzo Raugei e i consiglieri Marco Dalli e Luca Ghezzani, peraltro rieletti non da molto, non avrebbero redatto un piano dettagliato di utilizzo del ricavato della vendita e che i soci di Cpl (cioè i lavoratori stessi, trattandosi di cooperativa) non sarebbero stati debitamente informati, accusa rispedita al mittente dai diretti interessati vantando lo svolgimento di assemblee informative durante le quali sarebbero state date o promesse a breve le delucidazioni richieste.
Secondo quanto riferisce La Nazione “i vertici della compagnia ritengono che si tratti di un incidente di percorso non sufficiente a buttare all’aria un progetto perseguito ormai da almeno tre o quattro anni, progetto tra l’altro indispensabile per risanare le casse della Compagnia Portuale di Livorno. Ma è evidente che in un contesto tanto delicato la contrarietà di una larga fetta dei soci su un’operazione determinante rischia di rappresentare qualcosa di più.
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