Per le aree ex-Ilva di Genova Cornigliano si fanno avanti anche gli autotrasportatori
Le sei associazioni di categoria formalizzano l’interesse manifestato mesi fa per la realizzazione di un autoparco e non escludono la compatibilità con eventuali insediamenti logistici
Annunciata oltre due mesi fa, proprio nei giorni in cui sulle aree portuali che Acciaierie d’Italia gestisce (utilizzandole solo parzialmente) nel porto di Genova è emerso l’interesse di alcuni operatori per l’installazione di attività logistiche, il settore dell’autotrasporto è tornato a ribadire l’idea che quegli spazi sarebbero ideali per risolvere l’ormai pluriennale problema dell’assenza di uno spazio dedicato alle migliaia di mezzi e autisti in servizio da e per il porto.
In una lettera inviata al sindaco Marco Bucci, al Presidente dell’Autorità di sistema portuale Emilio Signorini e al presidente della Regione Giovanni Toti, infatti, i rappresentanti di Trasportounito, Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto, Anita, Cna Fita e Legacoop hanno manifestato “forte interesse all’insediamento nelle aree di Cornigliano (ex Ilva), zona vecchia centrale termoelettrica, di un Autoparco per la sosta giornaliera di 800/1000 veicoli pesanti su circa 120.000/150.000 mq”. Superficie che, assicurano le sigle, sarebbe compatibile con gli insediamenti logistici prospettati nei giorni scorsi.
Nella missiva si spiega come la richiesta si basi “sul fatto che si tratta dell’unica area capiente e logisticamente integrata con i bacini portuali e la città, coerente con gli impegni pubblicamente assunti dal Sindaco di Genova e in linea con il Programma straordinario di AdSP per gli Investimenti urgenti nel bacino di Sampierdarena e quindi con il prolungamento della sopraelevata portuale, il varco di ponente e di collegamento verso i nodi autostradali”, anche se in realtà tale programma prevedrebbe la realizzazione di un autoparco nella cosiddetta area Erzelli 2, oggi adibita a deposito container per cui sarebbe appena stato prolungato di tre anni il contratto di concessione al Gruppo Spinelli.
Per le associazioni di categoria “la realizzazione di un Autoparco in area ex Ilva è la reale soluzione al fabbisogno di sosta degli Autotrasportatori che oggi parcheggiano in 3 aree temporaneamente concesse dal Comune e gestite in aeroporto da AdSP o peggio improvvisate o dismesse, nei dintorni dei terminali portuali e degli accessi alla rete autostradale, in questi ultimi casi generando disagio e a volte pericolo per le popolazioni residenti oltreché per gli stessi autotrasportatori che lavorano senza nemmeno servizi di prima necessità. La nostra richiesta risulta essere condivisa anche da altre associazioni di operatori portuali perché un Autoparco sarebbe anche strumento di forte competitività per tutta l’imprenditoria dello scalo in quanto garantirebbe, come accade nei maggiori porti europei, l’efficientamento e rafforzamento della capacità di sevizio alla merce internazionale”.
Da qui la richiesta conclusiva ai tre destinatari di “un impegno univoco ed irrevocabile ad avviare al più presto le necessarie azioni amministrative oltreché politiche di richiesta delle aree indicate presso tutte le sedi Istituzionali competenti”, con riferimento all’accordo di programma con cui quegli spazi quasi vent’anni fa furono messi nella disponibilità dell’Ilva, oggi Acciaierie d’Italia.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY