Riemergono i fondi per i green ports
Dopo un anno di annunci da parte delle Adsp il Ministero dell’Ambiente rende nota l’aggiudicazione della prima tranche da 115 milioni di euro (ma non gli 8 enti né i progetti beneficiari)
Dopo gli annunci roboanti del precedente governo cui fecero seguito echi via via più sparuti di singole Autorità di Sistema Portuale che in autonomia e senza alcun coordinamento col dicastero rendevano nota l’approvazione di loro propose di finanziamento (Venezia, Ancona, Civitavecchia, etc), nei giorni scorsi si è tornati a parlare dei 270 milioni di euro stanziati dall’allora Ministero per la Transizione Ecologica e oggi Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sotto lo slogan Green Ports.
L’iniziativa è del dicastero guidato da Gilberto Pichetto Fratin, che ha comunicato che sono stati “aggiudicati 31 progetti da 115 milioni di euro per realizzare interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti”, specificando come si tratti “solo di una prima tranche di un finanziamento complessivo da 270 milioni di euro”. Inutile chiedere al ministero il grado di sovrapposizione fra questa prima tranche e i precedenti annunci o anche solo un dettaglio dei progetti finanziati.
Solo è dato sapere che le aggiudicazioni “riguardano otto Autorità portuali e puntano alla riduzione del 20% delle emissioni annue di Co2 nelle aree interessate” e che “i fondi stanziati serviranno, tra l’altro, all’acquisto di veicoli e imbarcazioni di servizio a emissioni zero, alla conversione dei mezzi a combustibile fossile, all’installazione di colonnine di ricarica elettrica, all’efficientamento energetico degli edifici portuali e al rinnovamento degli impianti di illuminazione pubblica. Sono destinatarie di questo primo finanziamento otto Autorità Portuali”.
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