Carnival ridimensiona ancora la flotta di Costa Crociere
Addio al mercato cinese per la corporation, che si prepara a cedere due delle navi della compagnia italiana
Carnival intende dismettere altre tre navi tra le più piccole e le meno efficienti della sua flotta, tra le quali due unità del marchio Costa Crociere. Una decisione, comunicata quest’oggi nell’ultimo report della corporation, che lo stesso gruppo spiega con la necessità di riaggiustare le dimensioni della compagnia italiana alla luce della perdurante chiusura del mercato cinese, nel quale le navi dal fumaiolo giallo avrebbero dovuto fare da avamposto per una sua futura espansione secondo i piani ideati in epoca pre-Covid.
La fuoriuscita, che sarà completata entro la primavera del 2024, riporterà la capacità di Costa Crociere allo stesso livello che questa aveva nel 2019, escludendo però dal calcolo quella dedicata all’Asia, ha precisato Carnival.
L’annuncio non arriva inaspettato, considerato che una comunicazione sullo stop alle attività in Cina per la compagnia genovese era stato già diffuso dal gruppo di cui questa fa parte alla fine di ottobre. In questo caso tuttavia Carnival ha preferito non optare per un trasferimento intra-gruppo delle sue navi (come nel caso di Costa Luminosa, Costa Venezia e Costa Firenze), ma appunto per una dismissione vera e propria che, spiega, lo porterà a disporre nel 2023 di capacità in misura superiore di solo il 3% a quella che aveva nel 2019.
Tra le candidate all’addio, visto il profilo tratteggiato dalla corporation, potrebbe esserci innanzitutto la Costa Fortuna: unità del 2003 e quindi la più datata della flotta, nel 2016 era stata trasferita in Cina per operare nel mercato asiatico ed era poi tornata nel Mediterraneo. La nave era anche stata oggetto di una svalutazione nell’ultimo bilancio della cruise company genovese. Risalendo all’anno di costruzione 2004 si nota anche come papabile la Costa Magica, unità che secondo Cruise Industry News si trova attualmente inattiva a Brindisi, per la quale il gruppo aveva inizialmente previsto un passaggio a Carnival Cruise Line, poi annullato. Del 2007 è infine Costa Serena, rimasta in attesa dal 2020 di una riapertura del mercato asiatico e che secondo la testata americana è al momento ormeggiata nel Golfo Persico.
Queste ultime due dismissioni, per Costa Crociere, come noto andranno ad aggiungersi ad altri movimenti di uscita dalla sua flotta, che hanno portato negli ultimi mesi a un alleggerimento delle sue attività, anche a vantaggio del brand fratello di Carnival Cruise Line. Al marchio americano come detto sono recentemente passate Costa Luminosa e Costa Venezia, e lo stesso farà nel 2024 Costa Firenze. Le ultime due, entrambe unità improntate alla celebrazione dell’italianità ma pensate per il mercato cinese, verranno riconvertite per adattarsi ai gusti di quello Usa.
Per ultimo, va rilevato che l’annuncio della fuoriuscita di tre navi (considerando l’intero gruppo) è stato dato da Carnival Corporation nel suo report relativo all’andamento del quarto trimestre 2002 (secondo il suo anno fiscale conclusosi a fine novembre) che il gruppo ha chiuso con una perdita netta di 1,6 miliardi di dollari, Ebitda negativo a 96 milioni e una occupancy di 19 punti percentuali inferiore a quella del 2019. Per il primo trimestre del 2023 Carnival ha detto di attendersi una perdita netta rettificata di “750-850 milioni di dollari”, mentre per l’intero anno fiscale ha genericamente parlato di una previsione di un Ebitda rettificato “significativamente positivo”.
F.M.
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