Partita la fase della progettazione per il cold ironing nei porti liguri
Per il capoluogo ligure l’ordine era stato acquisito a giugno mentre l’appalto del porto di Savona è stato firmato a settembre. Si stima che entrambi i progetti saranno pronti in circa 2-3 anni
Entra nel vivo il progetto di elettrificazione delle banchine nei porti di Genova e Savona. Nidec Asi, parte della Divisione Energy & Infrastructure del Gruppo Nidec, è la capogruppo dei due consorzi che si sono aggiudicati l’appalto per l’elettrificazione delle banchine del porto passeggeri di Genova e di quello di Savona: i due progetti hanno un valore complessivo di circa 26 milioni di euro.
In particolare, per quanto concerne Genova, a distanza di 4 anni dal primo progetto shore-to-ship realizzato da Nidec Asi per il porto di Genova Prà, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ha firmato un contratto di circa 18 milioni di euro complessivi assegnando la progettazione esecutiva e i lavori al Raggruppamento Temporaneo di Imprese (Rti) di cui Nidec Asi è la capogruppo, e che vede Ceisis, leader nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti portuali, e lo studio di ingegneria civile Molfino & Longo come partner del consorzio. Nidec Asi è anche a capo del gruppo di aziende che si è aggiudicato l’appalto del progetto da circa 8 milioni di euro a Savona, che coinvolge ancora Ceisis, e anche Giuggia Costruzioni, la Società Sv Port e lo Studio Tecnico Fenoglio e Persico.
A Genova l’ordine è stato acquisito a giugno ed è già partita la fase della progettazione, mentre l’ordine per l’appalto relativo al porto di Savona è stato firmato a settembre e si stima che entrambi i progetti saranno realizzati in circa 2-3 anni.
A Genova Nidec ASI realizzerà sei accosti che permetteranno alle navi da crociera e ai traghetti attraccati al porto di spegnere i generatori di bordo, allacciandosi alla rete elettrica per alimentare le esigenze operative. Per adattare la tensione e la frequenza della rete di alimentazione a quella che serve alle navi, verrà realizzato un sistema di conversione, composto da quadri di distribuzione, trasformatori e da convertitori che consentiranno alle navi di alimentarsi contemporaneamente. A Savona verrà sviluppato un sistema di cold ironing per il porto crociere simile a quello di Genova, con un convertitore che consentirà di alimentare una nave per volta. In entrambi i progetti, un sistema di automazione, monitoraggio e controllo consentirà di rispettare tutte le normative di sicurezza.
L’elettrificazione dei due scali liguri risponde all’esigenza di adeguamento alle direttive dell’Unione Europea che già dal 2003 ha invitato i porti a adottare sistemi elettrificazione delle proprie banchine (shore-to-ship) per ridurre le emissioni inquinanti delle navi in porto, mantenere attivi il riscaldamento, l’aria condizionata e i necessari sistemi ausiliari delle imbarcazioni. La raccomandazione diventerà vincolante per tutti i porti europei entro il 2025. Gli investimenti previsti per l’ammodernamento dei porti di Genova e Savona sono co-finanziati dalla Bei (Banca di Investimento Europea) per un totale di progetti pari a 789 milioni di euro (300 circa coperti dal finanziamento Bei) e comprendono vari interventi quali lo spostamento della diga foranea nel porto capoluogo, gli accessi ai terminal ferroviari, il cold ironing (elettrificazione delle banchine), la ristrutturazione degli approdi portuali e la sicurezza informatica.
Nidec Asi, multinazionale italiana, lavora all’evoluzione del settore marittimo e portuale verso l’elettrico ritenendola centrale – spiega in una nota – per una navigazione e una logistica sempre più green e sostenibili. Il Gruppo è comunque attivo a 360° nel mondo dei trasporti, promuovendo lo sviluppo delle auto elettriche grazie a un sistema di ricarica ultraveloce per i veicoli elettrici e a una nuova colonnina di ricarica Ultra Fast appena lanciata. I nuovi progetti su Genova e Savona si aggiungono agli altri sistemi shore-to-ship realizzati a Malta lo scorso anno, e nel sud della Francia, e a quelli in fase di sviluppo in Grecia e in Spagna, a iniziative quali la fornitura di sistemi di stoccaggio per le batterie per navi da lavoro, traghetti e yacht full electric (con la possibilità di fornire il sistema di ricarica fast automatica da terra) e ibridi e all’offerta di soluzioni per automatizzare le gru utilizzate nei porti.
“Questi ambiziosi progetti confermano la nostra leadership nello sviluppo di sistemi shore-to-ship in Europa e in Italia. Le due iniziative che ci vedono protagonisti rappresentano un tassello fondamentale nel percorso volto alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività portuali, tema centrale per promuovere un modello di sviluppo sostenibile in Italia e in Europa e che confidiamo dia il via a molti altri progetti analoghi per i porti italiani, dopo quelli liguri, che hanno fatto da apripista. La trasformazione delle infrastrutture logistiche e portuali nella direzione di una maggiore sicurezza e di un risparmio energetico può, inoltre, contribuire a migliorare la vita delle comunità locali e a sviluppare l’attività turistica, consentendo l’attracco di un maggior numero di navi da crociera,” ha dichiarato Dominique Llonch, Ceo di Nidec ASI. “Siamo lieti di continuare a collaborare con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale apportando la più avanzata tecnologia, grazie ad un’esperienza di 40 anni nella realizzazione di sistemi di conversione, unita alla capacità di soddisfare esigenze specifiche attraverso soluzioni personalizzate e a un comprovato know how, sviluppato attraverso diverse applicazioni già installate nel Porto di Genova Prà, Livorno nei Cantieri di Muggiano – La Spezia, nelle Basi Militari Navali di Taranto, nel porto di La Valletta e a Port de Sète (Francia del Sud). E abbiamo molte altre iniziative in pipeline: stiamo infatti partecipando a tutte le gare nel mediterraneo per lo sviluppo di sistemi di elettrificazione”.
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