Reshoring siciliano e guerra alla burocrazia: la ricetta di Pasqualino Monti
Il presidente dell’Adsp del Mar di Sicilia Occidentale rilancia sulla centralità dell’isola e chiede mani libere
“Impegniamo il Governo a candidare la Sicilia quale hub internazionale per il reshoring, quel fenomeno economico che consiste nel rientro in Italia delle industrie delocalizzate all’estero. Chiediamo con forza che, nell’ambito delle zone economiche speciali (Zes), ci sia una riforma che consenta di incrementare i poteri economici, promozionali e amministrativi dei commissari e dei presidenti”.
Secondo Monti, sostenuto dagli interventi degli ospiti, fra cui tre ministri, “per la prima volta forse dal dopoguerra a oggi la Sicilia ha la possibilità di diventare il centro effettivo non solo del Mediterraneo ma anche di un’Europa che dovrà trovare, attraverso l’Italia, nuove forme di dialogo politico e, soprattutto, economico con i paesi del Nordafrica e con quelli del Medioriente. Non sembri un’ipotesi fantasiosa: si tratta, al contrario, di una possibilità più che concreta, conseguente al reshoring industriale postglobalizzazione, alla crisi energetica e al rilancio di mercati che potranno trovare nell’Italia, e in primis in Sicilia, professionalità e risorse imprenditoriali indispensabili per ridisegnare un loro futuro nell’ambito di quella che oggi potrebbe nascere qui, a Palermo, e che si chiama ‘comunità mediterranea’. È il momento di credere e agire di conseguenza, superando ritardi, burocrazia e pizzi che hanno penalizzato negli ultimi cinquant’anni il ruolo dell’Italia”.
Ricordato come “tutti gli obiettivi infrastrutturali, anche relativi a opere bloccate da decenni, siano stati raggiunti nel porto di Palermo e siano diventati realtà concreta”, Monti ha lanciato, o meglio, ribadito il suo “j’accuse” contro la macchina burocratica che “rappresenta il vero tumore del Sistema Italia e che ha trovato in passato terreno fertile nel Ministero dell’Ambiente”.
Centralità della Sicilia, dunque, rapida realizzazione delle infrastrutture di trasporto, ponte sullo Stretto. Questi i tasti toccati da Monti, su cui consonanza è stata mostrata dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, dal Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida (che ha focalizzato l’attenzione proprio sul tema infrastrutturale come chiave di lettura dello sviluppo anche della Sicilia), e dal Ministro del Mare, Nello Musumeci.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY