T. Mariotti preannuncia una nuova multi commessa luxory
In vista dell’ordine il cantiere del gruppo Gin chiede ad Adsp Genova di allungare di 10 anni la concessione, forte anche dell’esordio nel militare e del possibile bis: previsto un incremento dell’occupazione del 31%
“Sviluppo di un’altra importante commessa in fase di acquisizione per la costruzione di numerose unità gemelle nel settore luxory cruise”.
È questa l’espressione che il cantiere navale genovese Mariotti ha utilizzato nella istanza, appena pubblicata dall’Autorità di Sistema Portuale di Genova, per chiedere un allungamento della concessione di dieci anni (dal 2036 al 2046) e la contestuale inclusione in tale titolo delle ex aree di Gmg – General Montaggi Genovesi, società di carpenteria fallita nel 2019 su cui Mariotti ha finora operato in virtù di un’autorizzazione in scadenza a fine anno.
Nella documentazione fornita all’Adsp la società guidata da Marco Bisagno fa il punto sull’andamento del business, rilevando le difficoltà riscontrate nel 2021 (chiuso con oltre 4 milioni di euro di passivo) a causa della pandemia, principale fattore di ritardo (e di conseguente riduzione dei margini) nella realizzazione delle due navi commissionate dalla Seabourn del gruppo Carnival (Venture da poco consegnata e Pursuit in consegna nel 2023).
Tuttavia il 2021 ha portato in dote la commessa della Marina Militare per “il recupero dell’equipaggio dei sommergibili in avaria (…), una prima esperienza nel settore militare che apre alla Mariotti un mercato completamente nuovo da cui potrebbero derivare ordini importanti anche da parte di altri paesi”. La fase di progettazione di tale commessa, scrive T. Mariotti, è lungo e complesso, tanto da richiedere nei prossimi 12 mesi l’assunzione di “almeno 20 tecnici”.
Ad essi nei successivi due anni seguirà “l’ingresso in organico di ulteriori 15 risorse” per sviluppare la commessa in fase di acquisizione nel settore luxory (difficile pensare a un bis di Seabourn, dati i recenti annunci della sua controllante), tanto che Mariotti ritiene che l’attuale organico di 130 persone fra dipendenti e collaboratori fissi crescerà fino a 170 unità nei prossimi cinque anni.
In parallelo il cantiere prevede un piano di investimenti decennale da 6,6 milioni di euro, di cui 5,2 utili al prolungamento concessorio. Nell’anno appena trascorso 300mila euro di questi sarebbero già stati investiti e 3,1 milioni lo saranno nei primi cinque anni in caso di accoglimento dell’istanza. La maggior parte servirà infatti alla ristrutturazione e all’ammodernamento dell’area ex Gmg, destinata a ospitare la nuova business unit militare.
Ma non è tutto, perché “terminato lo sviluppo e il consolidamento della parte militare – si legge ancora nell’istanza – è prevista anche la ripresa dell’attività relativa ai megayacht (sia costruzione che rimessaggio), con significativi investimenti per strutturare le aree a quel particolare mercato”.
A.M.
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