Sotto la lente Via il rigassificatore portuale di Porto Torres
Il progetto di Snam (elaborato da Saipem e Rina Consutling) prevede anche servizi di Small scale Lng
Ci sarà tempo fino al 19 gennaio (il progetto soggiace ai termini emergenziali introdotti in ambito energetico) per presentare osservazioni al progetto di Snam di realizzare un Fsru a Porto Torres, appena depositato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’ottenimento del parere di Valutazione di impatto ambientale.
Come si legge nel relativo avviso, il progetto che Snam ha elaborato con Saipme e Rina Consulting, “prevede la realizzazione nel porto di Porto Torres, di un terminale di rigassificazione su un mezzo navale permanentemente ormeggiato per consentire: lo stoccaggio e la vaporizzazione di gas naturale liquefatto per il suo trasferimento nella rete di trasporto di gas naturale a terra che sarà realizzata da Enura SpA, società soggetta anch’essa all’attività di direzione e coordinamento di Snam; servizi di Small Scale Lng attraverso la distribuzione di Gnl con apposite navi metaniere ‘bunkering vessels’. In particolare, il terminale sarà costituito da una unità navale di stoccaggio e rigassificazione flottante (Floating Storage Regasification Unit) di tipo chiatta con una capacità di stoccaggio di circa 25.000 m3 di Gnl e una capacità di rigassificazione nominale di circa 170.000 Sm3/h. La Fsru sarà permanentemente ormeggiata lungo l’attuale molo carbonifero (Banchina E-ON) del porto industriale di Porto Torres”.
Nell’arco di un anno il terminale dovrebbe ricevere 46 scarichi di navi spola di piccola taglia, tipicamente 44 metaniere da 7.500 mc di Gnl e due da 30.000 usate a metà carico, ma in casi eccezionali di picchi di domanda l’impianto potrà ricevere navi fino a 75.000 mc. Secondo il cronoprogramma la realizzazione dell’opera richiederà un anno di lavori.
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