Assegnati i fondi Pnrr per il Gnl nei porti italiani
Quasi metà delle risorse stanziate (220 milioni di euro) resterà inutilizzata. Premiate Snam, Edison, Gnl Med, Ivi, Ham, Comet, Panfido, Gas & Heat e San Giorgio del Porto
Ci sono voluti tre mesi in più del previsto, ma la graduatoria di accesso alle risorse del Fondo complementare per lo sviluppo della catena distributiva del Gnl nei porti italiani è stata stilata in tempo utile (entro la fine dell’anno) dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Come nel caso del rinnovo delle flotte, anche gli incentivi per il Gnl – che finanziavano fino al 50% al massimo di ogni singolo progetto candidato – hanno riscosso un successo inferiore alle attese. Dei 220 milioni di euro stanziati – per tre tipologie di interventi: “Realizzazione di impianti di liquefazione di gas naturale sul territorio nazionale necessari alla decarbonizzazione dei trasporti e in particolare nel settore marittimo, nonché di punti di rifornimento di gas naturale liquefatto (GNL) e Bio-GNL in ambito portuale con le relative capacità di stoccaggio, e per l’acquisto delle unità navali necessarie a sostenere le attività di bunkeraggio a partire dai terminali di rigassificazione nazionali” – solo un’abbondante metà sarà distribuita.
L’importo esatto è da stabilire perché fra i 9 progetti ‘promossi’ due afferiscono a Edison, ma solo uno di essi sarà finanziato: il secondo infatti beneficerà delle risorse del Fondo solo in caso di esito autorizzativo negativo per il primo. Edison non ha chiarito di quali progetti si tratti. Quello prioritariamente scelto, ad ogni modo, riguarda la prima categoria, cioè gli impianti di liquefazione e godrà di un supporto di 65,2 milioni di euro, mentre il progetto ‘alternativo’ appartiene alla seconda classe (depositi e impianti di rifornimento) e otterrà 46,2 milioni, “sulla base degli esiti dell’iter permissistico da accertarsi in sede di monitoraggio dell’attuazione dell’intervento prima dell’erogazione del contributo”.
L’unico altro intervento appartenente alla prima categoria ammonta a 15,2 milioni di euro circa ed è destinato a Snam 4Mobility Spa, che non ha però reso noti i dettagli del progetto. Oltre ad Edison, nella seconda categoria saranno finanziati il progetto di Gnl Med per un nuovo deposito costiero a Vado Ligure (con 21,6 milioni di euro), quello di Ivi Petrolifera per Oristano (con 720mila euro), uno di Gnl Italia, controllata di Snam (per 5,5 milioni presumibilmente per Panigaglia-La Spezia), uno di Ham Italia (con 660mila euro; la società ha un progetto in corso a Genova), uno di Comet Srl (attiva a Messina, con 355mila euro).
Nella categoria dei mezzi per il bunkeraggio, infine, premiati Rimorchiatori Riuniti Panfido (con 11,1 milioni di euro, destinati presumibilmente al progetto rimorchiatore-chiatta in costruzione presso il cantiere Rosetti Marino) e (con 18 milioni di euro) la joint venture fra G&H Shipping e San Giorgio del Porto per la bettolina dual fuel Gnl-ammoniaca recentemente annunciata.
A seconda dell’esito autorizzativo del progetto Edison il totale dei fondi assegnati varia da 119,4 a 138,4 milioni di euro.
A.M.
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