Ad aprile Genova ospiterà la conferenza dell’International Bunker Industry Association
I leader del settore marine fuel e shipping discuteranno di temi quali la transizione energetica e il processo di decarbonizzazione che l’industria del trasporto marittimo sta intraprendendo
Il prossimo 20 aprile la città (e il porto) di Genova ospiterà la prossima edizione della Ibia Mediterranean Energy and Shipping Conference, la confrenza internazionale organizzata dall’International Bunker Industry Association presieduta dall’italiano Timothy Cosulich, vertice del gruppo Fratelli Cosulich. Oltre a lui nel consiglio direttivo di questa associazione internazionale, di cui fanno parte le aziende attive nella filiera del trasporto, stoccaggio e distribuzione di carburante (bunker) alle navi, figura anche l’italiana Valeria Sessa, amministratore delegato della società napoletana ReSeaWorld. Di questa associazione fanno parte anche altri membri italiani come Alpha Trading e Pisano Bunker.
A SHIPPING ITALY il presidente Timothy Cosulich ha detto: “Come chairman dell’Ibia (International Bunker Industry Association) è chiaramente motivo di orgoglio portare un importante evento internazionale nella mia citta, a maggior ragione trattandosi dell’anno in cui l’Ibia festeggia i suoi 30 anni. La Ibia Mediterranean Energy and Shipping Conference si terrà a Genova il 20 Aprile 2023 e porterà in Liguria i leaders del settore marine fuel e shipping per discutere di temi importanti quali la transizione energetica e il processo di decarbonizzazione che l’industria sta intraprendendo”.
Cosulich sottolinea inoltre che “sarà un’opportunità per il cluster marittimo italiano per giocare un ruolo centrale in quella che è un’industria decisamente globale e, allo stesso tempo, l’Ibia fornirà ancora una volta una piattaforma ai vari player del settore per discutere, condividere idee e progetti su temi che richiedono una collaborazione multilaterale fra aziende e istituzioni”.
La precedente edizione di questa conferenza internazionale si era tenuta lo scorso settembre a Malta e aveva visto la partecipazione di 169 persone, tra cui il ministro dell’Ambiente, dell’Energia e delle Imprese e il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture maltesi. In quell’occasione, oltre a una cena di gala e all’appuntamento convegnistico, la conferenza si è conclusa con una visita alla rete di depositi costieri di Evos, composta da otto terminali, con una capacità di stoccaggio complessiva di 6,3 milioni di metri cubi e all’impianto di stoccaggio sotterraneo di carburante Enemed tunnel situato a circa 45 metri di profondità.
Lo scorso autunno agli incontri di Ibia avevano tenuto banco temi come l’auspicata ripresa economica post-Covid e la guerra in Ucraina che ha rimesso in discussione molti aspetti, a partire dal fatto che l’industria del bunker navale ha dovuto affrettarsi ad abbandonare l’uso di prodotti di origine russa e ad affrontare gli effetti a catena del conflitto militare e le conseguenti sanzioni su vari segmenti del trasporto marittimo. “I prezzi del bunker in tutto il mondo sono stati scambiati a livelli record o quasi, e la questione a lungo discussa dell’accesso al credito da parte dell’industria del bunker sta iniziando a diventare più acuta” aveva detto Sofia Konstantopoulou, global head of marketing & events di Ibia. “Al di là di queste preoccupazioni immediate, la decarbonizzazione e la digitalizzazione rimangono i temi dominanti per il settore, con le compagnie di navigazione e di bunkeraggio che cercano di investire in entrambe queste direzioni per modernizzare le loro operazioni, tagliare le bollette e ridurre le emissioni”.