In agitazione i piccoli armatori del Golfo di Napoli
Aiatp e Federmar-Cisal protestano contro la Regione Campania per la rimodulazione del piano degli accosti
Potrebbero esserci difficoltà, mercoledì prossimo, per coloro che utilizzano i mezzi marittimi per spostarsi fra le località del Golfo di Napoli.
Ad annunciarlo è una nota congiunta firmata da Aiatp – Associazione italiana armatori trasporto passeggeri e dal sindacato Federmar Cisal. L’oggetto è un decreto della Direzione generale per la Mobilità della Regione Campania emanato lo scorso 30 dicembre, con cui l’ente, confermato il quadro dei servizi marittimi autorizzati su base annuale, avvia l’interpello per la rimodulazione di quelli semestrali.
“Un atto grave” a danno delle imprese secondo le due associazioni, che rimproverano all’ente di essersi mosso con ritardo, di aver ignorato il fatto che le compagnie armatoriali si fossero espresse per una conferma dell’intero quadro vigente degli accosti (cioè dei collegamenti autorizzati su basi trimestrale, semestrale e annuale), di non aver considerato un’ultima richiesta di incontro risalente alla metà dello scorso dicembre, di aver previsto un criterio “scriteriato e illegittimo” di preferenza nell’assegnazione dell’accosto (in condizioni di pari offerta l’aggiudicazione va a chi esercisce meno servizi) e di mettere quindi a repentaglio – data l’incertezza generata dal tardivo avvio della procedura – imprese e lavoratori.
Secondo le associazioni, “la Giunta Regionale avrebbe dovuto prorogare il quadro orario in scadenza al 31/12/2022 nelle more della introduzione di regole idonee a garantire la effettuazione di una gara regionale, (tanto proclamata e attesa) in grado di attribuire considerazione a tutti gli interessi coinvolti, evitando questa famigerata incertezza che ricade principalmente sui 3.500 lavoratori impiegati dalle imprese di navigazione e sulla mobilità turistica regionale e mette in ginocchio le imprese campane”.
Da qui la decisione di organizzare “una manifestazione sindacale pacifica cui parteciperanno gli armatori, i sindacati e il personale navigante e di terra”.
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