A Civitavecchia il navettamento dei crocieristi andrà messo a gara entro tre mesi
Il Consiglio di Stato rileva una “evidente violazione di legge” sulla questione Port Mobility
L’ennesima reprimenda sulla condotta dell’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia in merito alla gestione del servizio di navettamento dei crocieristi da e per sottobordo è arrivata dal Consiglio di Stato.
Con una lunga sentenza che ha ricostruito i diversi passaggi di una vicenda lunga quasi dieci anni, i giudici di Palazzo Spada hanno confermato quanto sentenziato nell’estate del 2019 dai colleghi del Tar in accoglimento del ricorso dell’agenzia marittima e tour operator Medov.
In estrema sintesi quest’ultima contestava l’esclusività trentennale del servizio di navettamento riconosciuta e mantenuta dall’ente negli anni a Port Mobility, ex società istituita e partecipata nel 2005 – quando il navettamento era un servizio di interesse generale per cui le allora Autorità portuali potevano costituire società ad hoc cui affidarlo direttamente – e passata nel 2014 sotto il controllo di un privato, la società d’ingegneria Rogedil.
Nel tempo, oltre al Tar, anche l’Autorità Anticorruzione, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti e la Corte dei Conti hanno rilevato l’illegittimità della situazione, ma l’Adsp, dopo aver avviato con la precedente amministrazione una procedura di regolarizzazione con la revoca a Port Mobility della concessione, è tornata sui suoi passi e ha deciso di tirare dritto, non solo preservando la concessionaria, ma garantendole anche un’entrata fissa a prescindere dai servizi effettuati, “in evidente violazione – scrive il Consiglio di Stato – della richiamata normativa speciale”.
Ora però questo approccio dovrà mutare radicalmente.
Nel confermare la sentenza di primo grado (anche laddove ha rigettato l’istanza risarcitoria di Medov, che al riguardo ottenne però ragione, almeno in primo grado, innanzi il Tribunale ordinario), infatti, il Consiglio di Stato ha stabilito che “l’affidamento del servizio in questione dovrà avvenire entro e non oltre 3 mesi dalla pubblicazione della presente sentenza”. Nelle more “l’Autorità di sistema portuale di Civitavecchia dovrà consentire l’accesso al porto nonché il prelievo e l’accompagnamento dei crocieristi da e per il molo di attracco ai tour operator, alle agenzie di viaggio che vendono pacchetti turistici con crociere facenti scalo nel porto di Civitavecchia, nonché agli Ncc e ai taxi che debbano trasportare i suddetti crocieristi”.
L’Adsp ha scelto di non commentare “essendo in corso la campagna elettorale”.
A.M.
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