Liberata dall’incaglio la Msc Elaine a Gioia Tauro
Grazie al lavoro di diversi rimorchiatori di ConTug (società sempre parte del Gruppo Msc) lo scafo è stato nuovamente riportato al centro del bacino d’evoluzione del porto
Mentre scriviamo comunicazioni ufficiali ancora non sono pervenute né dall’Autorità marittima, né dall’armatore o dalla port authority ma la portacontainer Msc Elaine risulta essere stata liberata dall’incaglio nel porto di Gioia Tauro.
Lo si apprende dai siti di tracciamento del traffico navale che mostrano come lo scafo di questa unità lunga 340 metri risulti da poco spostato al centro del bacino di evoluzione rispetto al luogo in cui si era incagliata all’imboccatura del porto mentre procedeva in uscita dallo scalo calabrese.
Contrariamente a quanto era emerso ieri sera pare non sia stato necessario l’intervento di altri rimorchiatori con una maggiore capacità di tiro al punto fisso dal momento che i mezzi che risultano in assistenza alla nave sono stati sempre Med Pollux, Med Castor, Med Tegmine, Gioia Star ed Eranova, ovvero quelli della flotta ConTug (società parte di MedTug e quindi sempre del gruppo Msc) che fin da subito hanno cercato di risolvere l’incidente.
Secondo le informazioni emerse nella serata di ieri e le immagini arrivate dal porto di Gioia Tauro la Msc Elaine si era incagliata sulla barriera frangiflutti del bacino di evoluzione del porto di Gioia Tauro sul lato di sinistra della via d’uscita dallo scalo. Dopo diverse ore di tentativi di traino lo scafo (incagliato per alcune decine di metri) fino a stanotte risultava ancora bloccato ai tetragoni in cemento armato che compongono la diga. I primi accertamenti condotti dai sommozzatori incaricati non avevano rilevato falle nello scafo anche se indagini più approfondite saranno condotte nelle prossime ore dall’autorità marittima e dall’ente di classifica della nave (Dnv).
La Capitaneria di Porto di Gioia Tauro ha avviato un’inchiesta per risalire alle cause dell’incidente che possono essere varie: un guasto ai motori o al timone, o un errore umano. Nel porto di Gioia Tauro sino a poche ore fa si temeva che questo incaglio potesse comportare un blocco del traffico in ingresso e in uscita dallo scalo per diversi giorni ma questa ipotesi al momento sembra superata considerando l’evoluzione (positiva) della situazione.
AGGIORNAMENTO 10 gennaio 2023 – ore 13:20
In una nota la Capitaneria di porto di Gioia Tauro ha fatto sapere quanto segue:
“Sono ancora in corso le operazioni di messa in sicurezza, all’ormeggio, della MSC ELAINE, dopo che la nave è stata disincagliata con successo alle 8.00 circa di stamani.
L’imboccatura portuale non risulta infatti più ostruita dalla grande portacontainer che, dopo i tentativi di disincaglio coordinati dall’Autorità marittima e proseguiti durante tutta la notte, ha paradossalmente beneficiato delle pessime condizioni meteomarine e della forza del vento/mare che – unitamente a tutti i rimorchiatori portuali – hanno fornito al mercantile ulteriore spinta per “liberarsi” dalla barriera frangiflutti del porto.
Risolta quindi la prioritaria criticità, si stanno ora fronteggiando gli oltre 40 nodi di vento (che in condizioni normali precluderebbero ogni manovra di ingresso/uscita dal porto) mantenendo – stavolta volutamente – la nave al centro del bacino di evoluzione dello scalo, pronta a cogliere l’atteso miglioramento del meteo che potrebbe consentirle di raggiungere la banchina di ormeggio nel pomeriggio odierno, per poi sottoporsi a tutte le verifiche tecniche del caso dopo quanto avvenuto.”
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Incagliata a Gioia Tauro una nave di Msc da 340 metri (VIDEO)