Mediterranea di Navigazione cede Normanna e tratta la vendita di Sveva
Le due oil chemical tanker, con portata di 10.020 e 15.200 tonnellate, sono state realizzate negli anni ’90 dal cantiere De Poli di Venezia
Trovato l’accordo sulla ristrutturazione del debito, Mediterranea di Navigazione ha avviato un piano per la cessione del naviglio più vecchio, a partire dalle due oil and chemical carrier Normanna e Sveva, realizzate rispettivamente nel 1996 e nel 1999 dai cantieri De Poli di Venezia.
La prima unità, come confermato a SHIPPING ITALY dall’amministratore delegato e presidente della compagnia, Paolo Cagnoni, “ha già un compratore” mentre la vendita della Sveva è ancora “in negoziazione”. Nel dettaglio la Normanna è una nave doppio scafo, lunga 126 metri e con portata lorda di 10.020 tonnellate. Più grande la Sveva, nave pure doppio scafo, lunga 136 metri, con portata di 15.200 tonnellate e dotata di notazione Ice Class IA.
Il processo di ristrutturazione del debito concluso con i suoi creditori dalla compagnia ravennate (controllata dalla famiglia Cagnoni attraverso la holding Medimar srl) ha previsto un rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale nell’ambito di un piano di risanamento attestato ai sensi dell’art. 56 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (l’ex art. 67 della Legge Fallimentare). Tra i creditori finanziari della società figuravano Illimity Bank, il fondo illimity Credit & Corporate Turnaround (iCCT) e il gruppo di Hong Kong SC Lowy, quest’ultimo già rimborsato nel 2020 grazie alla vendita della nave gasiera Excalibur.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY