Ancora altro shopping navale di Grimaldi: altre 5 (+2) car carrier ordinate in Cina
La consegna è prevista tra il 2025 e il 2026; il loro impiego sarà sui collegamenti serviti dal gruppo tra Europa, Nord Africa, Vicino ed Estremo Oriente
Il 2023 si apre con un nuovo ordine per la flotta Grimaldi. Come anticipato nelle scorse settimane da SHIPPING ITALY, il gruppo partenopeo ha annunciato di aver commissionato ai cantieri Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Company Limited (Sws) e China Shipbuilding Trading Company Limited (Cstc), due società parte di China State Shipbuilding Corporation Limited (Cssc), la costruzione di cinque nuove navi pure car & truck carrier (Pctc), con l’opzione per due ulteriori unità, per un investimento complessivo (per 7 navi) da oltre 630 milioni di dollari.
Con una lunghezza di 200 metri, una larghezza di 38 metri e una capacità di carico di 9.000 Ceu (car equivalent unit), “le nuove costruzioni sono state progettate per il trasporto di veicoli elettrici (automobili, Suv, furgoni, ecc.) oltre che per quelli alimentati da combustibili fossili, nonché di altre tipologie di merci rotabili pesanti fino a 250 tonnellate” informa la shipping company italiana. Aggiungendo che “saranno tra le prime navi equipaggiate con una nuova versione di motore elettronico caratterizzato da consumi specifici tra i più bassi della categoria”. Dotate di sistemi di abbattimento delle emissioni, le nuove unità saranno conformi ai più stringenti limiti stabiliti a livello internazionale per le emissioni di CO2, NOx e SOx.
Così come le ultime car carrier commissionate lo scorso ottobre, queste nuove navi avranno la notazione di classe Ammonia Ready del Rina, ovvero la certificazione che potranno essere convertite in una fase successiva all’utilizzo dell’ammoniaca come combustibile alternativo a zero emissioni di carbonio. Saranno, inoltre, predisposte per la fornitura di energia elettrica da terra durante l’ormeggio (cold ironing) che costituisce, laddove disponibile, un’alternativa green al consumo di carburanti fossili durante le soste in porto.
Le navi commissionate rappresentano un’evoluzione delle già moderne ed efficienti unità Pctc da 6.700 Ceu consegnate al gruppo tra il 2016 ed il 2018 (Grande Baltimora, Grande New York e Grande Halifax): “oltre al sensibile incremento di capacità, grazie alle innovazioni progettuali e a motori e impianti di ultima generazione, saranno caratterizzate da un indice di emissioni di CO2 per carico trasportato più basso del 27% rispetto a quello delle navi della precedente generazione” precisa la compagnia.
Alla loro consegna, prevista tra il 2025 ed il 2026, le nuove navi saranno impiegate per potenziare i servizi del Gruppo Grimaldi tra Europa, Nord Africa, Vicino ed Estremo Oriente.
Il nuovo ordine è stato siglato a poco più di due mesi dall’ultima commessa del Gruppo per la costruzione di cinque navi Pctc ‘ammonia ready’ (con l’opzione per altre cinque unità), segno della fiducia che la compagnia ripone nella crescita del mercato internazionale delle auto, con particolare riferimento al segmento delle auto elettriche. L’accordo con Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Company Limited (Sws) e China Shipbuilding Trading Company Limited (Cstc) arriva, inoltre, in un momento molto importante per l’industria marittima cinese, alla luce del recente ingresso della China Shipowners’ Association (l’associazione che rappresenta gli armatori e gli operatori navali cinesi) nell’International Chamber of Shipping, l’ente che rappresenta oltre l’80% del tonnellaggio mercantile mondiale e di cui Emanuele Grimaldi è presidente.
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