Le crociere a Civitavecchia intravedono un nuovo record per il 2023
Il presidente Pino Musolino invita lo Stato a riflettere sui terminal ‘modello Royal Caribbean’ a Fiumicino
“Dal momento che veniamo dai due anni più bui dell’intera storia di questa industria, non possiamo che ritenerci soddisfatti alla luce dei dati che illustriamo oggi”.
La sintesi della presentazione, tenuta stamane a Civitavecchia, della stagione crocieristica 2022 è del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Pino Musolino. A puntellare la tesi sono i numeri snocciolati da John Portelli, numero uno di Roma Cruise Terminal, il terminalista compartecipato da Costa Crociere, Msc Crociere e Royal Caribbean che gestisce il traffico crocieristico nel porto traiano: “Nel 2022 abbiamo avuto 783 approdi e abbiamo movimentato 2.172.338 passeggeri, di cui circa 1 milione in turnaround”.
Quest’ultimo numero è alla base dell’ottimismo per il futuro: “La percentuale dei croceristi in partenza-arrivo (più attrattivi per le ricadute di spesa su territorio oltre che per la fiscalità, ndr) è passata dal 38% del 2018 al 47% odierno. Una percentuale che sarà confermata quest’anno” ha aggiunto Portelli, arrivando al dato clou della mattinata: “Ma il denominatore sarà più alto. Per il 2023, infatti, sono previsti oltre 2,7 milioni di passeggeri, un numero che vale il record del 2019, quando ne furono imbarcati e sbarcati 2,65 milioni. Anche le prenotazioni per 2024 e 2025 fanno pensare a una ripresa della crescita del settore”.
Il progetto di Royal di realizzarsi un terminal fuori dalla giurisdizione dell’Adsp, con il sostegno recentemente incassato dal fondo d’investimenti Icon, non preoccupa Musolino, che, tuttavia, rilancia l’attenzione sull’assenza di una regia di livello nazionale: “Al momento si tratta di un’idea piuttosto embrionale, ne valuteremo l’impatto se e quando l’iter procederà, senza dimenticare che l’Adsp gestisce anche il porto di Fiumicino e che anche per esso sono previsti da Piano regolatore interventi di sviluppo della funzione crocieristica che stiamo attivando e proseguiremo. L’invito che si può fare già oggi è allo Stato, affinché rifletta sui propri investimenti – oltre 200 milioni per le crociere solo a Civitavecchia, potrà essere qualche decina a Fiumicino – e sul ritorno che attende da essi”.
Tornando a Civitavecchia e allo sviluppo prossimo venturo dell’attività, è Portelli a spiegare che “a marzo sarà dall’ente convocata la conferenza dei servizi per il nuovo terminal Bramante che realizzeremo sulla banchina 12 sud. Non sarà una struttura grande come il Vespucci, ma predisporremo la possibilità di ingrandirla qualora ne avremo l’esigenza”. Di oggi poi la notizia dell’avvio da parte di Dba Pro Spa e del raggruppamento temporaneo di imprese Rina, Galileo Engineering e C.&G. Engineering Services Srl dei lavori per l’analisi di fattibilità tecnica ed economica per l’elettrificazione delle banchine del porto di Civitavecchia: “Entro la fine del 2023 – ha concluso Musolino – partirà la gara per l’esecuzione dei lavori” finanziati dal fondo complementare del Pnrr con 80 milioni di euro.
Presentata infine un’indagine condotta dai ragazzi dell’Istituto Tecnico Guido Baccelli sugli effetti del crocierismo sulle strutture ricettive di Civitavecchia, secondo cui i passeggeri delle navi bianche valgono complessivamente circa 9 milioni di euro di fatturato l’anno per b&b e alberghi.
A.M.
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