Sotto controllo gli incidenti delle navi La Superba a Palermo e Seven S a Genova
La general cargo al terminal IMT è stata riportata in galleggiamento mentre per il traghetto di Gnv l’incendio è “tecnicamente spento”
I due sinistri marittimi che hanno tenuto banco sulla stampa specialistica e generalista negli ultimi giorni sembra stiano volgendo verso un epilogo.
Per ciò che riguarda la general cargo Seven S che ieri si è inclinata per cause ancora da chiarire (forse riconducibili alla gestione della zavorra a bordo) durante le operazioni di carico presso il terminal Imt del Gruppo Messina nel porto di Genova, una nota della società Mauro Group di Ravenna spiega che è stato scongiurato l’affondamento e che da questa mattina lo scafo è stato riportato in corretta posizione di galleggiamento (come mostrano le immagini che pubblichiamo). Durante la notte, infatti, i Vigili del Fuoco e il personale della società terminalistica hanno lavorato per alleggerire la nave sbarcando una parte delle ecoballe che ieri erano state caricate nella stiva.
“La nave è attualmente sottoposta a Psc (Port state control), all’esito del quale avremo più notizie circa l’ultimazione della caricazione, che parrebbe (secondo il nostro perito incaricato) non rappresentare ostacoli tecnici” spiega a SHIPPING ITALY Lori Mauro, operational Ceo di Mauri Group, società di Ravenna che agisce in Italia come rappresentante del P&I Club e dell’armatore della nave. “Si paventa – aggiunge Mauro – che il cosiddetto crux dello sbandamento occorso durante la caricazione potrebbe altresì essere rappresentato dal tipo di carico (ecoballe SRF = solid recovered fuel) ovvero CSS (combustibile solido secondario = prodotto di risulta dei rifiuti di vario genere, il cui peso è variabile 14/17 ql/cad (x dim 110x110x170 ca.) relativamente alle caratteristiche intrinseche della natura del medesimo, igroscopica. La fattispecie del carico è nota a questo studio, causa vertenze pendenti di nostri assistiti con il Ministero dell’Ambiente. I collaboratori Avv. G. Bernardi e Ing. M. Domenicucci di Studio Tecnico Navale Ansaldo di Genova provvedono alle investigazioni necessarie dei vari aspetti tecnico-giuridici che si profilano”.
Al netto di ciò che risulterà dal Port state control, prima di completare le operazioni di carico e salpare verso il porto di destinazione in Bulgaria, la nave Seven S dovrà ripristinare una scialuppa di salvataggio e la ringhiera rimaste danneggiate quando la nave sbandata si è appoggiata alla banchina di ponte Canepa.
Buone notizie arrivano anche dall’incendio che sabato scorso ha colpito il traghetto La Superba di Grandi Navi Veloci e che per tre giorni non era ancora stato domato. Nelle scorse ore i Vigili del fuoco hanno comunicato di aver fatto importanti passi avanti verso lo spegnimento del rogo nel corso della notte appena trascorsa essendo le squadre di intervento passate al piano superiore dello scafo e avendo del tutto circoscritto le fiamme. In questo modo l’incendio è stato confinato ai garage del ponte 4 e 5 e alla zona della prua, dove insistevano ancora alcune criticità. Nei ponti 7, 8 e 9 invece, secondo quanto ha fatto sapere il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, “la situazione è sotto controllo”.
“Abbiamo incessantemente lavorato sui focolai ai ponti superiori e l’incendio stamattina è tecnicamente spento” ha affermato il comandante provinciale Sergio Inzerillo. “Rimane il ponte 4 dove ci sono i camion. Qui stiamo valutando le tecniche di intervento, fermo restando che anche lì l’incendio è spento per carenza di ossigeno, ma potenzialmente covante. Le temperature sono basse. La compagnia di navigazione sta lavorando per svuotare l’acqua dalla prua”.
Le temperature sono ancora alte ma ormai si aspetta che l’incendio si estingua da solo nel traghetto. Gli idranti utilizzati dai rimorchiatori per raffreddare le paratie hanno danneggiato gli oblò del traghetto permettendo così l’ingresso di ossigeno che ha alimentato le fiamme. I vigili del fuoco sono riusciti ad entrare più volte nella stiva, hanno constatato che nella nave c’è un metro d’acqua, le auto e i mezzi all’interno sono danneggiati e alcuni mezzi sono finiti su altre vetture.
La nave si era anche inclinata, facendo temere un possibile affondamento, in quanto si alza il livello dell’acqua all’interno. Per questo i pompieri stanno lavorando con le idrovore per tirare fuori quanta più acqua possibile. Le prime stime sulla conta dei danni parlano di varie decine di milioni di euro. Sono infatti andate in fiamme anche alcune cabine.
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