Gli agenti marittimi criticano il Piano operativo triennale 2023-2025 di Genova
In una lettera di Assagenti alla port authority tutta una serie di osservazioni e la richiesta di maggiore attenzione per rinfuse, merci varie, forestali e cantieristica. Invocata anche una banchina pubblica sotto la Lanterna
All’associazione degli agenti e broker marittimi genovesi (Assagenti) la programmazione futura delle opere prevista dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale per le banchine di Genova contenuta nel Piano Operativo Triennale non piace.
Con una missiva che in breve tempo è partita da Piazza Dante ed è arrivata in via della Mercanzia, l’associazione presieduta da Paolo Pessina, sollecitata (come altre categorie professionali) a esprimere un parere sulla bozza di Piano operativo triennale 2023-2025 di prossima approvazione, ha elencato tutta una serie di osservazioni che, in estrema sintesi, chiedono che Genova rimanga un porto “polifunzionale” e non concentrato esclusivamente al traffico container. Molti all’interno dell’associazione contestano anche il progetto di rendere tutto il porto di Sampierdarena un’unica banchina lineare (tombando gli specchi acquei) eliminando i ponti a pettine.
Assagenti a SHIPPING ITALY ha riassunto la posizione dell’associazione rispetto al Piano operativo triennale spiegando che “è improntata alla massima collaborazione con l’Adsp con l’obiettivo di garantire l’esistenza di un porto multifunzionale e, in questa chiave, di approfittare dello sviluppo atteso (anche alla luce della situazione geopolitica internazionale) dei traffici di rinfuse, nonché dei prodotti forestali che, specie nel breve periodo, rischiano di essere compressi. La posizione dell’Associazione è quella di supportare una crescita armonica di tutte le tipologie di traffico favorendo anche una utilizzazione razionale delle cosiddette aree non commerciali”.
Nella lettera spedita a palazzo San Giorgio Assagenti premette di ritenere “non idonee le modalità e le tempistiche attuate da Adsp nel confronti della categoria in relazione alla presentazione della bozza del testo e la richiesta delle attinenti osservazioni”. Oggi, 20 gennaio, era l’ultima scadenza (prorogata) per presentare osservazioni al piano sottoposto lo scorso 29 dicembre e nel quale in effetti (come evidenziato da SHIPPING ITALY in un altro articolo) le previsioni sui traffici parlano quasi esclusivamente di container.
Secondo gli agenti marittimi genovesi “l’analisi macroeconomica a supporto delle attività citate non risulta del tutto completa ed esaustiva nell’esame delle singole tipologie di traffici, anche in considerazione delle tendenze di mercato ovvero agli scenari futuri”.
“Non sufficientemente esplicativi” sono ritenuti da Assagenti “gli interventi legati a calata Concenter, tunnel sub-portuale e gli interventi infrastrutturali sulle aree delle riparazioni navali”. Con riferimento al trasferimento previsto dei depositi costieri di Carmagnani e Superba a ponte Somalia gli agenti marittimi notano “con preoccupazione come ad oggi non sia stata comunicata la relativa destinazione delle attività legate ai prodotti forestali” gestite dal terminal Forest del Gruppo Campostano e che “l’associazione ritiene debbano continuare a essere presenti sul porto di Genova”.
Le critiche al Piano operativo triennale elaborato e proposto dalla port authority di Genova si allargano anche alla movimentazione delle rinfuse la cui “tutela e sviluppo” non sono secondo l’associazione sufficientemente delineate (il riferimento è al Terminal Rinfuse Genova che nei piani dei suoi azionisti potrebbe in futuro lasciare spazio parzialmente o totalmente al traffico container).
Per ciò che riguarda la cantieristica navale si chiede “un prospetto di come il settore potrà evolvere nei prossimi anni” mentre per lo yachting e le crociere Assagenti reputa “necessaria una programmazione di lungo periodo”. A proposito infine delle autostrade del mare gli agenti e broker marittimi ritengono “fondamentale l’introduzione di corridoi differenti Schengen ed extra-Schengen” mentre per il traffico container l’auspicio è che vengano istituiti “strumenti volti a garantire un alto livello di utilizzo della ferrovia” con l’obiettivo di raggiungere “una quota del 40-50% di traffico in e out” su ferro.
Last but not least Assagenti chiede “la possibilità di realizzare una banchina pubblica all’interno del polo di Genova”.
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