Altri 9 milioni sulla strada della Piattaforma Logistica Nazionale
Il Ministero s’accorda con Logistica Digitale per l’acquisizione dei software necessari all’implementazione dello strumento, fra cui i Port Community System di Genova e altri 4 porti
Il progetto ha ormai quasi compiuto vent’anni ma per la Piattaforma Logistica Nazionale occorrerà attendere ancora un po’.
L’ultima apparizione di un certo rilievo nelle cronache di settore risale a quando, sul finire del 2021, il Governo Draghi, a latere del Pnrr, si risolse a chiudere la drammatica esperienza Uirnet e l’altrettanto fallimentare affidamento dell’operazione a Logistica Digitale (società facente capo a Enterprise Services del gruppo statunitense Dcx all’80%, a Vitrociset e Fai Service al 10% ciascuna) per passare il timone a Ram Spa.
Più di un anno dopo si apprende che il trasferimento è là da venire. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti pubblicato in questi giorni il contratto firmato a novembre con Logistica Digitale per l’acquisizione da parte di quest’ultima per la “prosecuzione del servizio di conduzione dei sistemi della piattaforma logistica nazionale e per l’acquisto di prodotti software”. Logistica Digitale, in sostanza, si impegna a garantire il mantenimento dell’operatività dei prodotti esistenti e la loro cessione non oltre il 31 marzo 2023.
I dettagli economici relativi ai singoli prodotti, fra cui vengono espressamente menzionati in particolare i port community system di Genova, Savona, La Spezia, Ravenna e Civitavecchia, non sono stati resi noti (giacché il Ministero non ha pubblicato gli allegati che pure sono espressamente parte integrante del contratto), ma l’importo complessivo è stato fissato in poco più di 9 milioni di euro (oltre ad Iva), di cui 1,3 milioni per la conduzione e il resto per i software.
A.M.
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