Snam crea un sito per armatori e caricatori interessati a Panigaglia
Il gestore del rigassificatore ha messo a punto un servizio informatico di consultazione per sistematizzare e ottimizzare l’invio di gasiere alla struttura
Dopo che nel marzo scorso il Governo aveva emanato un decreto per supportare e aumentare i volumi di Gnl in arrivo al rigassificatore di Panigaglia, Snam, la società che lo esercisce, ha pubblicato sul suo sito internet una pagina per dettagliare “le modalità di erogazione di un servizio di collegamento tramite navi spola di adeguata capacità e dimensione finalizzato al collegamento del terminale di rigassificazione di Gnl Italia sito in Panigaglia con terminali di rigassificazione ubicati nel Mar Mediterraneo, che effettuino il servizio di reloading, in particolare con quelli della penisola iberica”.
Questo il link alla pagina del servizio, che contiene un’apposita sezione dedicata agli armatori: “Al fine di ottimizzare l’utilizzo del terminale di Panigaglia e di promuovere volumi di gas aggiuntivi per il sistema nazionale ai sensi dell’articolo 7, comma 2, del DM n.110 del 14/03/2022 – si legge in una nota – Snam Rete Gas, in coordinamento con Gnl Italia, ha predisposto e mette a disposizione di armatori e utenti la seguente bacheca nella quale sono rese disponibili le date per le quali gli utenti – che si sono abilitati al servizio – dispongono di carichi di Gnl da trasportare al terminale di rigassificazione di Panigaglia e gli armatori – che si sono abilitati al servizio – si rendono disponibili a fornire il servizio di collegamento con navi spola”.
Il 2023 per il trasproto di gas naturale liquefatto è iniziato con un’inversione di tendenza nelle rotte degli approvvigionamenti portando il Vecchio Continente ad abbandonare pian piano alcuni fornitori. A farne le spese prima di tutti sono gli Stati Uniti che ora stanno vedendo ridurre fortemente la domanda dall’Europa grazie al calo del prezzo del gas al Ttf e all’alto tasso di riempimento degli stoccaggi (coperti per più dell’80% a metà gennaio, contro il 45% di un anno fa). Secondo gli ultimi dati sulle esportazioni, elaborati da S&P Global, in questo primo mese dell’anno le esportazioni americane verso l’Europa sono diminuite di 6 punti percentuali rispetto all’ultimo trimestre 2022: circa il 64% dei carichi Usa già esportati è diretto verso il Vecchio Continente, contro il 70% del quarto trimestre dello scorso anno. La riduzione attualmente è minima, ma c’è chi ritiene che questo possa rappresentare un segnale premonitore di quanto accadrà.
Il ruolo degli Usa nelle forniture di gnl all’Europa è stato fondamentale nel 2022: se già nel 2021 i volumi erano passati a 29 miliardi di metri cubi dai 22 miliardi del 2020 (+30%), l’anno scorso le consegne sono esplose arrivando a 50,2 miliardi nei primi nove mesi dell’anno (+73% rispetto all’intero 2021). Ora però sarà l’Asia a colmare il gap creato dall’Europa. A gennaio il 29% dei carichi statunitensi già esportato è destinato ai Paesi dell’Asia orientale, tra cui Cina, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Taiwan e Tailandia, mentre nel quarto trimestre 2022 l’export verso l’Asia sono state in media del 22%. L’aumento della domanda asiatica nel 2023, secondo Morgan Stanley, potrebbe però essere del 16% in più rispetto al 2022.
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