Credito navale assimilato a quello infrastrutturale: prima vittoria di Confitarma ed Ecsa
Con l’introduzione dell’articolo 122a di Basel III il Parlamento Europeo ha recepito le richieste delle associazioni armatoriali
La Confederazione Italiana Armatori ha reso noto che il Parlamento Europeo ha votato favorevolmente la nuova proposta di Regolamento di Basilea (c.d. Basel III) che recepisce quanto chiesto dall’associazione romana che ha condiviso e sostenuto la propria posizione anche attraverso l’omologa europea Ecsa.
“In particolare, è da molti anni che Confitarma si batte affinché, a fini regolamentari bancari, il credito navale venga gradualmente assimilato a quello infrastrutturale, riconoscendo in più l’effetto mitigante della sottostante garanzia rappresentante dall’ipoteca navale” ricorda l’associazione. “In tal senso va l’introduzione del nuovo articolo 122a di Basel III, che consente alle banche, se rispettate certe condizioni (tra cui la garanzia ipotecaria di primo grado), di classificare i finanziamenti navali nella classe specifica denominata object finance (High Quality Exposures)”.
In questo caso le banche subirebbero un minor assorbimento di capitale dall’attuale 100% all’80% con relativo beneficio per gli armatori, che potrebbero godere di una maggiore disponibilità di credito e a migliori condizioni. In pratica, se ad oggi, per ogni 100 euro di finanziamenti, la banca impegna 8 euro di capitale proprio (8%), con le nuove regole, la medesima banca ne impiegherà 6,4 (80% dell’8%).
“Sono quindi evidenti gli effetti positivi per le imprese” commenta ancora Confitarma, precisando che “ora la discussione si sposterà al Trilogo dove si auspica la conferma del testo approvato dall’Europarlamento. Tale nuova norma va accolta in senso positivo anche in relazione ai fabbisogni finanziari degli armatori connessi alla transizione energetica e allo sviluppo delle nuove tecnologie propulsive”.
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