Vsl Club cede la sua quota nel nuovo terminal crociere di Ravenna
Il proprio 49% nella joint venture Ravenna Civitas Cruise Port è stato rivenduto a Royal Caribbean che entrerà in società con il fondo Icon Infrastructures
In vista della nuova joint venture che il fondo d’investimento Icon Infrastructures costituirà insieme alla compagnia crocieristica Royal Caribbean per la gestione degli investimenti nei porti (anche in Italia), la società Vsl Club si prepara a uscire dalla società che ha proposto e ottenuto il progetto di project financing per costruire e gestire il nuovo terminal crociere del porto di Ravenna.
L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare nei prossimi giorni ma, secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY, è ormai tutto definito per la vendita del 49% della società Ravenna Civitas Cruise Port Srl da parte della società veicolo Vsl Ravenna alla stessa Royal Caribbean che poi conferirà anche questa partecipazione alla nuova joint venture con Icon Infrastruttucture. Il club deal guidato da Fabrizio Vettosi e Ciro Russo, che era riuscito a coinvolgere in questa operazione molti nomi noti dello shipping italiano, dopo appena 14 mesi esce dall’investimento portandosi a casa un ricco rendimento sull’investimento effettuato (che secondo i piani orignari poteva arrivare fino a 4,5 milioni di euro su un progetto che vale complessivamente quasi 30 milioni e che prenderà forma nei prossimi anni).
Dopo aver inizialmente navigato in acque turbolente per i ricorsi al Tar promossi dal concessionario uscente (il gruppo turco Global Port Holdings che lo scorso dicembre è arrivato a una transazione con la port authority romagnola), il progetto per realizzare a Ravenna una nuova stazione marittima traguarda una movimentazione fino a 300 mila passeggeri l’anno e prevede un investimento di 26 milioni (20 a carico del concessionario e 6 dell’Adsp).
Secondo gli impegni presi dal concessionario gli edifici previsti dal progetto saranno dedicati non solo alla funzione crocieristica, ma anche ad altre attività sia per i turisti che per i cittadini. Il terminal crociere si svilupperà su due piani e si collegherà alle navi tramite una passerella in quota, che si estenderà lungo il molo, come una grande terrazza affacciata sul mare dei lidi ravennati, alla quale si agganceranno ponti mobili d’imbarco di nuova generazione. Per le attività di homeport, la società terminalistica e altre società collegate allo svolgimento del servizio coinvolgeranno da 100 a 200 lavoratori al giorno, tra addetti all’assistenza ai passeggeri, alla viabilità, alla sicurezza, alla movimentazione dei bagagli e delle provviste di bordo, alle pulizie; inoltre saranno coinvolti gli addetti ai servizi tecnico-nautici del porto di Ravenna, gli autisti dei bus, dei taxi, dei servizi di noleggio con conducente e dei camion delle provviste, gli assistenti e le guide turistiche.
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