L’impresa portuale Sir sbarca al porto di Oristano
Inizierà a operare come impresa portuale mentre la bettolina Punta Verde porterà a termine una rimotorizzazione con i fondi del decreto ‘Rinnovo flotte’
Nel prossimo futuro il porto di Oristano si arricchirà di una (forse due) nuove imprese portuali.
Una di queste è la pugliese Sir che per voce del suo amministratore delegato Antonio Roma annuncia a SHIPPING ITALY di essere “arrivata al termine di un percorso iniziato mesi fa con la richiesta della licenza per poter operare come impresa portuale” nello scalo della Sardegna orientale.
All’origine di questa richiesta c’è la prospettiva di lavorare per clienti che in futuro aumenteranno la domanda di imbarco e sbarco merci nello scalo che già oggi gode di ampie superfici in banchina. “Guardiamo con particolare interesse ad esempio a un’attività di estrazione mineraria che dovrebbe ripartire e che quindi richiederà servizi portuali dedicati ma anche ad altre merceologie” precisa Roma, precisando che l’autorizzazione a operare come impresa portuale dovrebbe essere formalizzata a Sir entro fine mese. “A seguire – aggiunge – prenderà il via il nostro piano d’investimenti (da circa un milione di euro) eil trasferimento delle necessarie attrezzature fino al porto di Oristano” che si aggiugnerà dunque all’attività già svolta in banchina a Brindisi, Taranto e a Portovesme. I questi scali l’azienda si occupa di imbarco e sbarco da nave di rinfuse quali carbone, concime, minerale, sabbia, rifiuti pericolosi e non, project cargo e impiantistica, container e carichi rotabili.
Parallelamente svolge anche servizi marittimi con la nave bettolina Punta Verde. Più precisamente l’azienda si occupa del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico nel porto di Brindisi, a Taranto si occupa di raccolta dei rifiuti liquidi prodotti dalle navi e residui del carico nonché di bunkeraggio alle navi in sosta e in approdo nello scalo jonico. Nell’ambito del decretto ‘Rinnovo flotte’ Sir figurava fra le società armatoriali ammesse ai contributi pubblici per interventi di retrofit: “Il contributo di circa 350 mila euro servirà ad ammodernare la nave Punta Verde con un nuovo motore bi-fuel in grado di garantire prestazioni migliori” conclude il vertice di Sir.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY