S&P di bulk carrier in Italia: acquisto per F.lli Cosulich e vendita per Rimorchiatori Riuniti
Cedute invece da Socomar la nave Pink Lady mentre Mediterranea di Navigazione si appresta a vendere la chemical tanker Normanna
Settimana ricca di operazioni di compravendita sul mercato armatoriale italiano.
L’affare più in evidenza è forse l’acquisto da parte del gruppo Fratelli Cosulich della nave bulk carrier Venture Ocean al prezzo di circa 18 milioni di dollari. L’unità in questione è una portarinfuse secche classe handysize da 38.900 tonnellate di portata lorda, equipaggiata con quattro gru e costruita nel 2015 dal cantiere cinese Jiangmen Nanyang.
Dal quartier generale genovese del gruppo bocche cucite e nessuna conferma ufficiale sull’acquisto ma recentemente il patron Augusto Cosulich aveva fatto sapere a SHIPPING ITALY che nel 2023 l’azienda punterà con forza sull’acquisto di naviglio per traffici dry bulk e questo affare potrebbe essere il primo, non isolato, da portare a termine per potenziare la flotta della controllata Vulcania Srl. Quest’ultima controlla e opera già tre navi general cargo, a cui si aggiunge anche la bulk carrier ribattezzata Vulcania ma di proprietà della società Pimlico Shipping Ltd e attualmente noleggiata fino al prossimo autunno a una controparte giapponese con rata di nolo giornaliera di circa 22.000 dollari.
Sempre nel dry bulk si registra poi la vendita da parte di Rimorchiatori Riuniti della kamsarmax Hampton Bay da 81.500 tonnellate di portata lorda costruita dal cantiere giapponese Universal nel 2009. L’acquirente in questo caso dovrebbe essere di nazionalità greca e il prezzo pagato pari a 19 milioni di dollari. Questa stessa nave era stata acquistata dal gruppo guidato dalle famiglie Delle Piane e Gavarone nel 2017 al prezzo di 14,5 milioni di dollari per cui l’imminente passaggio di proprietà comporterà una significativa plusvalenza per le casse di Rimorchiatori Riuniti. La consegna ai nuovi proprietari è prevista in Giappone a fine marzo.
Sempre a proposito di sale&purchase dovrebbe concretizzarsi invece a metà febbraio la cessione da parte di Mediterranea di Navigazione, società armatoriale guidata dalla famiglia Cagnoni, della nave chimichiera Normanna che, secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY, dovrebbe passare a una shipping company turca per circa 5,75 milioni di dollari. La dismissione di questa nave era stata preannunciata da un apposito avviso pubblicato dalla Capitaneria di porto e confermata quasi un mese fa dallo stesso Paolo Cagnoni. Dopo aver chiuso la ristrutturazione del debito con i creditori (grazie anche all’intervento di illimity bank) e portato a termine la dismissione del naviglio più datato, per Mediterranea di Navigazione si aprirà una nuova fase di rinnovamento della propria flotta.
Le compravendite navali italiane si completano poi con l’indiscrezione secondo cui la società sorrentina Socomar avrebbe appena ceduto la nave cisterna MR2 Pink Coral a un’azienda armatoriale degli Emirati Arabi Uniti per circa 13 milioni di dollari. La nave Pink Coral era stata ceduta a Socomar da PB Tankers nel 2008 per oltre 52 milioni di dollari e nel corso degli anni è stata spesso impiegata in charter a Eni in Italia per traffici tra le varie raffinerie del gruppo scalando nei porti di Milazzo, Gela, Livorno, Taranto e Genova.
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