Proseguono le settimane di calo per il Baltic Exchange Dry Index
L’indice trascinato al ribasso da panamax, supramax e dagli scarsi volumi in Oceano Atlantico. Noli delle panamax tornati ai livelli di giugno 2020
Il Baltic Exchange Dry Index, il principale indicatore dei traffici marittimi di rinfuse secche, che tiene conto delle tariffe per le navi bulk carrier, ha fatto registrare la quinta sessione consecutiva di calo, trascinato dall’indebolimento delle tariffe dei segmenti panamax e supramax.
L’indice complessivo, che tiene conto delle tariffe delle navi capesize, panamax e supramax è sceso di 7 punti, pari a circa l’1,2%, a 601, il valore più basso dall’inizio di giugno del 2020. L’indice panamax ha perso 40 punti, pari a circa il 4,4%, scendendo a 867, il minimo dal 12 giugno 2020.
Il ricavo medio giornaliero delle panamax, che di solito trasportano carichi di carbone o cereali di circa 60.000-70.000 tonnellate, è sceso di 353 dollari a 7.806 dollari. “Con la conclusione in Oriente dalle vacanze ‘lunari’, i noli nel Pacifico hanno mostrato segni di ripresa, ma la performance complessiva è rimasta debole, con l’Atlantico che ha trascinato al ribasso qualsiasi risultato positivo” ha commentato il broker marittimo Allied nel suo rapporto settimanale sul mercato.
L’indice delle supramax è sceso di 13 punti a 667 punti. L’indice delle capesize ha interrotto la sua striscia di perdite lunga 15 giorni, guadagnando 24 punti, o circa il 5,7%, a 443. I guadagni medi giornalieri delle capesize, che di solito trasportano carichi da 150.000 tonnellate come minerale di ferro e carbone, sono aumentati di 202 dollari a 3.677 dollari.
I futures sul minerale di ferro di Dalian e Singapore sono scesi ai minimi di tre settimane martedì, mentre l’aumento delle scorte portuali in Cina ha pesato sui prezzi già messi sotto pressione dalle deboli prospettive della domanda.
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