Nuova tragedia sulle banchine, muore portuale trentenne a Civitavecchia
Sciopero di 24 proclamato dai sindacati. Rixi convoca Assoporti e Assiterminal ‘dimenticando’ Fise Uniport (di cui fan parte i terminal coinvolti) e ignorando le organizzazioni sindacali
A nemmeno 24 ore dalla tragedia di Trieste, i porti italiani sono di nuovo in lutto.
A perdere la vita a Civitavecchia è stato stamane Alberto Motta, un ragazzo trentenne dipendente del Roma Terminal Container, rimasto schiacciato nel ribaltamento del carrello con cui stava movimentando un container.
La Compagnia Portuale Civitavecchia attraverso il suo presidente Patrizio Scilipoti ha circolato questo messaggio di cordoglio: “La tragica morte dell’operatore portuale del Roma Terminal Container, Alberto Motta, ci lascia senza parole e con un senso di vero smarrimento. Un qualcosa di tragico e inconcepibile a cui non riusciamo a trovare una ragione. Questo è il momento del dolore e di un silenzioso rispetto verso la famiglia di un giovane che se ne è andato in maniera tragica e prematura. Ogni altra considerazione troverà il tempo e le sedi preposte. Le lavoratrici, i lavoratori e i soci tutti della Compagnia Portuale Civitavecchia, porgendo le proprie condoglianze, si stringono con autentico affetto attorno alla famiglia Motta”.
“Quello a cui stiamo assistendo, ormai da tempo, non può più essere tollerato. In un paese civile quale è il nostro non si può più pensare di andare al lavoro e non fare più rientro a casa. Ci impegniamo fin da subito, nel mettere in campo iniziative con le istituzioni e parti datoriali, mirati a produrre azioni concrete e tempestive, a partire dall’attuazione dei dispositivi che prevedono l’accompagnamento all’esodo dei lavoratori portuali e l’indispensabile rafforzamento della formazione che ridurrebbero, sicuramente l’esposizione al rischio. Chiediamo poi l’aggiornamento della legge 272/99 sulla sicurezza e salute dei lavoratori portuali quale norma di raccordo della legge 81/08. La prevenzione, il rispetto delle regole e soprattutto la cultura della sicurezza, devono stare in cima a qualunque priorità, a partire da quelle del Governo” hanno dichiarato invece Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti proclamando a partire dalla mezzanotte di oggi lo “sciopero nazionale di tutte le lavoratrici e i lavoratori dei porti fino a 24 ore secondo modalità territoriali”.
Anche Assiterminal ha definito i due incidenti a distanza ravvicinata “un peso insopportabile”, rimarcando che “occorre intensificare ancora di più l’azione e gli investimenti sulla formazione e sulla certificazione dei processi aziendali organizzati per prevenire gli incidenti e costruire sistemi che abbiano al centro la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro. A questo proposito siamo stati proprio noi, supportati dalle organizzazioni sindacali, a proporre la norma approvata nell’ultima legge di bilancio che istituisce un fondo per promuovere i sistemi di gestione sulla sicurezza e ulteriori strumenti per la promozione della formazione e della cultura della sicurezza sul lavoro. Ora serve il decreto attuativo a rendere efficace il percorso che abbiamo costruito”. Nella nota anche la disponibilità verso “istituzioni e organizzazioni sindacali per aprire un nuovo confronto che verifichi l’efficacia degli strumenti già in campo e ragioni sulla adozione di nuove azioni dedicate alla sicurezza di tutti i lavoratori, anche attraverso, finalmente, l’aggiornamento delle normative specifiche per il nostro settore, in una visione di sistema che continua a mancare”.
Cordoglio è stato espresso anche da Pino Musolino, presidente della locale Autorità di Sistema Portuale, e dall’associazione delle port authority Assoporti, mentre il vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi ha assicurato che “la sicurezza sul lavoro è una priorità inderogabile. In attesa di conoscere l’esito delle indagini sulle dinamiche delle tragedie di Trieste e Civitavecchia, nei prossimi giorni faremo il punto al Mit con le associazioni di categoria Assoporti e Assiterminal. Al centro metteremo l’analisi e la valutazione dei rischi legati alle condizioni operative nei porti commerciali. Per noi è imperativo che vengano assicurate condizioni lavorative sicure e salutari”.
A precisa domanda sul fatto che i due terminal coinvolti non fanno parte di Assiterminal, il Mit ha fatto sapere che “verranno coinvolti anche Uniport e Assologistica”, mentre quanto alla mancata convocazione delle organizzazioni sindacali: “I sindacati sono inerenti il Ministero del lavoro. È un verifica interna alle strutture ministeriali con porti e terminal”.
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