Caronte&Tourist esce dall’amministrazione straordinaria e torna alla gestione ordinaria
Nell’ultimo anno e mezzo è stata introdotta una serie variegata di sistemi di prevenzione, controllo e monitoraggio di situazioni a rischio infiltrazione mafiosa
Mentre vanno in scena le schermaglie con l’amministrazione regionale guidata da Renato Schifani sui bandi di gara per la continuità territoriale marittime con le isole minori siciliane, è tornata in regime di gestione ordinaria la società armatoriale Caronte&Tourist.
Come riportato da fonti di stampa locale, alla scadenza naturale della terza e ultima proroga dell’amministrazione giudiziaria cui nel febbraio di due anni fa era stata sottoposta la società messinese in ragione delle sospette infiltrazioni da parte di figure legate alla ‘ndrangheta, la Procura di Reggio Calabria non ha avanzato ulteriore richiesta al Tribunale, che di conseguenza ha ‘restituito’ la società alla piena gestione ordinaria della presidente Olga Mondello e degli amministratori delegati Pietro Franza e Lorenzo Matacena.
Secondo quanto riportato dall’ultimo provvedimento di proroga, deciso lo scorso agosto, “sulla scorta della relazione degli amministratori giudiziari si evince la necessità di completare il programma di sostegno alla società amministrata, al fine di rimuovere le situazioni di fatto e di diritto che, costituendo pericolo di infiltrazione criminale e di assoggettamento alle cosche di ‘ndrangheta operanti nel territorio calabrese, hanno determinato la misura”. Lo stesso provvedimento spiegava che nell’ultimo anno e mezzo “è stata introdotta nell’ambito di un’organizzazione complessa quale quella della Caronte&Tourist Spa una serie variegata di sistemi di prevenzione, controllo e monitoraggio di situazioni a rischio infiltrazione mafiosa”.
La loro azione è stata evidentemente ritenuta efficiente dagli inquirenti.
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