Droni in volo per ‘controllare’ il porto di La Spezia
L’Adsp ligure protagonista di un progetto europeo sull’utilizzo dei velivoli a controllo remoto nel monitoraggio delle infrastrutture
I droni come mezzo privilegiato per garantire il monitoraggio, ai fini della sicurezza, delle infrastrutture stradali, ferroviarie e marittime e migliorare così l’efficienza dei trasporti relativi ai traffici portuali.
È all’insegna di tale assunto che a La Spezia si sono svolte giornate di prova per gli apparati levatisi in volo dal Molo Garibaldi, sorvolando l’area esclusiva al di sopra del terminal Lsct (in particolare Molo Fornelli, Molo Garibaldi, Calata Paita) per una prova che rientra nel progetto europeo Labyrinth, nell’ambito del programma Horizon 2020, coordinato dall’Università Carlos III di Madrid. Tra i 13 partner provenienti da Spagna, Belgio, Germania, Italia ed Austria, c’è anche l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale in qualità di partecipante al progetto che ha come finalità proprio quella di studiare l’utilizzo dei droni per il monitoraggio di tutti i tipi di infrastrutture di trasporto.
“In particolare – ha spiegato una nota dell’Adsp – il Porto della Spezia, è stato individuato, tra i primi in Italia, quale sito pilota per sperimentare, sia dal punto di vista tecnico che legislativo, le tecnologie innovative, quali gli aeromobili a pilotaggio remoto, per il monitoraggio della sicurezza in ambito marittimo portuale con particolare riferimento alle movimentazioni portuali, al fine di garantire una maggiore sicurezza dei lavoratori e delle operazioni evitando le possibili interferenze con le movimentazioni stesse”.
Così, “assieme al terminalista La Spezia Container Terminal sono stati definiti alcuni casi d’uso: controllo del perimetro dell’area in concessione al terminal e del gate per motivi di safety e security; controllo delle aree di stoccaggio ai fini di una verifica del posizionamento corretto dei container; controllo delle zone adibite alla viabilità dei mezzi al fine di controllare la situazione del traffico ed eventuali interferenze tra mezzi ed operatori. Questo progetto è il primo tassello di un programma di sperimentazioni e applicazioni di questo tipo di tecnologie che permettono all’AdSP del Mar Ligure Orientale di essere all’avanguardia nel panorama dei porti italiani, prevedendo lo studio e l’applicazione in ulteriori impieghi estesi a tutto l’ambito portuale della Spezia e di Marina di Carrara”.
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