La Regione Siciliana tratta con Caronte & Tourist la proroga dei servizi per 7 mesi
A pochi giorni dal duro attacco nei confronti della compagnia, l’ente dà il via alle negoziazioni per estendere i collegamenti ro-ro con le isole minori fino a fine settembre
A pochi giorni dalle durissime accuse lanciate nei confronti di Caronte & Tourist dal suo presidente Renato Schifani, la Regione Siciliana dovrà ora sedersi al tavolo con la stessa compagnia per negoziare l’estensione dei collegamenti marittimi ro-ro con le isole minori già assicurati da questa in regime di proroga tecnica, e a breve in scadenza.
Preso atto della necessità di “assicurarne la continuità di svolgimento per il periodo di alta stagione”, per non danneggiare l’economia delle stesse isole, e constatata la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie, l’ente ha infatti approvato l’avvio di una procedura negoziale per ‘allungare’ la durata dei contratti, al termine il prossimo 1 marzo, per altri 7 mesi, ovvero fino alla fine di settembre.
Da rilevare che, secondo il relativo decreto dirigenziale, l’estensione sarà comunque attuata “nel rispetto delle disposizioni contrattuali e dei valori economici già in atto”, comprensivi dei relativi adeguamenti Istat, e che quindi le trattative potrebbero vertere su altri aspetti dell’accordo.
L’estensione di sette mesi del contratto, perlomeno secondo le dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana da Schifani, dovrà servire ad avviare una nuova procedura a evidenza pubblica, strada che il presidente della Regione Siciliana ha spiegato di voler continuare a percorrere (in luogo in un eventuale affidamento diretto) nonostante la sequenza di fallimenti delle gare espletate finora. “Passare in maniera supina e rassegnata all’affidamento diretto di qualche ditta locale che probabilmente gestisce il monopolio dei trasporti marittimi pesanti non mi sta bene” erano state le parole del presidente della Regione, cui aveva fatto seguito una dura controreplica di Caronte & Tourist Isole Minori (Siremar), che oltre a respingere l’implicita accusa di voler condizionare il mercato per ottenere contratti senza gara pubblica, aveva anche elencato le ragioni che le avevano impedito prima di partecipare alle procedure, e che poi avevano portato alla sua partecipazione solo parziale o alla sua esclusione da parte della commissione giudicatrice.
F.M.
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