Deserta anche la procedura per il collegamento marittimo con l’Asinara
Dopo l’ennesimo buco nell’acqua (che si aggiunge a quello per il servizio con Carloforte e La Maddalena), tra i sindacati rispunta il sogno della ‘Flotta Sarda’
La Regione Sardegna incassa un nuovo fallimento nell’affidamento del servizio pubblico di collegamento marittimo con l’Asinara, dopo aver già dovuto prendere atto dell’assenza di offerte per svolgere quelli verso Carloforte e La Maddalena.
In questo caso, l’esito negativo arriva a seguito di una procedura negoziata – avviata dall’ente dopo la pubblicazione di un avviso esplorativo per sondare l’eventuale interesse del mercato al servizio – nella quale non si è fatto avanti alcun operatore. Il procedimento prevedeva un importo base di 12.262.500,9 euro per un appalto della durata di 6 anni e un programma d’esercizio, precisamente per coprire la tratta Porto Torres – Cala Reale, ricalcato “in generale, sull’assetto storico del servizio”, che come noto ad oggi è svolto da Delcomar con la nave Sara D. L’iter per il rinnovo dell’appalto pubblico aveva però mosso i primi passi già via nel settembre 2020 con l’approntamento di una prima indagine di mercato.
La notizia di questa nuova conclusione negativa delle gare per i servizi marittimi pubblici tra la Sardegna e le sue isole minori non è prevedibilmente gradita ai rappresentanti dei lavoratori delle relative linee, che sono tornati a rispolverare l’idea di una ‘flotta sarda’ che veda impegnata come società armatoriale la Regione stessa, tramite la sua controllata Azienda Regionale Sarda Trasporti. Una esperienza simile, già stata tentata negli anni passati dalla giunta Solinas con Saremar (per rotte con l’Italia continentale), aveva richiesto un esborso di 10,8 milioni da parte dell’ente per l’avvio del servizio, un contributo poi bollato come aiuto di Stato dalla Commissione Europea con un pronunciamento che aveva portato al fallimento della compagnia e del progetto.
“Stante l’attuale situazione e il disinteresse degli armatori privati a questo tipo di servizio marittimo, andato per la terza volta deserto, non sarebbe sbagliato rispolverare la proposta di consentire all’Arst di presentare un progetto per effettuare il servizio marittimo iniziando con il collegamento da e per l’isola dell’Asinara” ha suggerito il segretario generale Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu, il quale ha poi ricordato di aver proposto già dopo il fallimento di Saremar “la costituzione di una apposita divisione marittima all’interno dell’Arst”, soluzione che a suo avviso “oltre a salvaguardare tutti i livelli occupazionali e di reddito” avrebbe consentito di “affidare il servizio in house”. Dallo stesso segretario Filt Cgil Sardegna era già arrivata già nei giorni scorsi la proposta di aggregare in un unico bando le gare per i collegamenti con l’Asinara, Carloforte, Calasetta e Santa Teresa.
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