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Eni farà il pieno di navi gasiere nei prossimi anni
Il cane a sei zampe prevede una crescita del Gnl contrattualizzato a oltre 18 Mtpa entro il 2026, il doppio rispetto al 2022
“Eni sta garantendo le forniture di gas ai propri clienti attraverso un portafoglio maggiormente diversificato, flessibile e integrato e prevede una crescita del Gnl contrattualizzato a oltre 18 Mtpa entro il 2026, il doppio rispetto al 2022. La società sta incrementando le previsioni di profitto per le proprie attività Ggp”.
La oil major italiana lo ha reso noto presentando pochi giorni fa l’ultimo aggiornamento del suo Piano Strategico 2023-2026 che si basa sui seguenti pilastri: “sicurezza energetica e accessibilità attraverso la diversificazione geografica e tecnologica; riduzione delle emissioni; fare leva sulla tecnologia per le iniziative di oggi e per le future opportunità di innovazione; creazione di valore per gli azionisti”.
A proposito dei “volumi contrattualizzati di Gnl”, che saranno in larga parte trasportati via mare da navi gasiere, l’azienda specifica che “sono attesi superare i 18 milioni di tonnellate all’anno entro il 2026 (9 Mtpa nel 2022)”.
Il cane a sei zampe ha anche reso noto di avere “in fase di sviluppo progetti importanti che utilizzano giacimenti esauriti, infrastrutture esistenti e indicatori economici ben definiti. Uno dei più avanzati, Hynet, situato nella baia di Liverpool, è in linea per lo start-up programmato nel 2025 con una capacità di stoccaggio iniziale di 4,5 milioni di tonnellate all’anno. Per Ravenna Fase 1, il cui sviluppo è stato recentemente avviato, lo start-up è programmato per l’inizio del 2024. Eni sta inoltre portando avanti un secondo progetto nel Regno Unito, utilizzando il suo giacimento esaurito di Hewett, potenzialmente pronto per il 2027 e finalizzato alla decarbonizzazione delle aree di Bacton e dell’estuario del Tamigi, oltre a perseguire opportunità in Nord Africa e Medio Oriente”.