“Inaccettabile un solo medico in servizio nella Sanità Marittima del porto di Genova”
La denuncia della Fp Cgil: essenziale la funzione di filtro sanitario degli uffici, visto anche il possibile arrivo di navi delle Ong
Una situazione “grave e inaccettabile”, che rischia di essere aggravata dal fatto che il governo sta indicando anche i porti liguri come punti di approdo delle navi delle Ong, è quella che stanno vivendo gli Uffici di Sanità Marittima del Ministero della Salute di Genova.
La denuncia parte dalla Funzione Pubblica Cgil del capoluogo ligure, che sottolinea innanzitutto il ruolo di ‘filtro’ della struttura contro il rischio l’importazione di malattie infettive, che potrebbe venir meno per via della grave carenza di personale che vede a oggi un solo medico in servizio.
Gli uffici, ricorda una nota della sigla sindacale, “svolgono funzioni essenziali di profilassi internazionale, raccomandazione sulle misure di prevenzione, rilascio di libere pratiche sanitarie per le navi provenienti da Paesi extra Ue” e oltre che “vigilanza igienico-sanitaria su mezzi, merci e persone in arrivo sul territorio italiano e comunitario” svolgono “attività medico-legale, sul personale marittimo nazionale e di vigilanza igienico-sanitaria”.
È quindi “inconcepibile” che con in porto come quello di Genova, con il suo volume di traffico navale, di ingresso di passeggeri e merci, “un solo medico possa effettuare tutti i procedimenti sanitari richiesti dalla legge a tutela della salute”. Una situazione che per la Fp Cgil rischia di aggravarsi “vista l’individuazione dei porti liguri come porti sicuri per l’approdo delle navi delle organizzazioni non governative (a fine gennaio il caso dell’arrivo della Geo Barents a La Spezia, ndr) che trasportano persone in condizioni di fragilità o criticità sanitarie che avrebbero bisogno loro stesse di essere maggiormente tutelate e accudite, viste le condizioni inumane che spesso sono costrette a subire durante i viaggi”.
Da qui la richiesta di “un intervento immediato delle istituzioni affinché si facciano carico del problema e intervengano sul Governo” allo scopo di sanare “una situazione grave e inaccettabile”.
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