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Operativa nel porto di Spezia la prima barca elettrica per la raccolta rifiuti dalle navi
Si chiama Elettra, è stata appena consegnata a Sepor e fa dello scalo ligure il primo porto italiano ad adottare un’imbarcazione a zero impatto ambientale
E’ appena arrivata al porto di Spezia la nuova imbarcazione con alimentazione full electric che sarà adibita al servizio di ritiro, trasporto e smaltimento rifiuti dalle navi stazionanti nello scalo svolto da Sepor su concessione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, impegnata nella transizione energetica e decarbonizzazione in linea con il programma europeo Next Generation Ee. Quello di Spezia è il primo porto italiano ad adottare un’imbarcazione alimentata ad elettricità per lo svolgimento di questo tipo di attività.
Elettra, lunga 16,50 metri, larga 4,60 metri e con stazza lorda 25 tonnellate, è dotata di due motori elettrici da 176 Kw e alimentata con batterie al litio allo stato solido. Per garantire la sicurezza della navigazione, l’imbarcazione, che dispone di due stive per semplificare la gestione della raccolta differenziata consentendo la separazione dei materiali già in fase di raccolta, possiede anche un motore diesel di backup che entrerà in funzione automaticamente solo in caso di esaurimento delle batterie.
Il mezzo verrà ricaricato attraverso l’alimentazione proveniente dalla piattaforma Sepor per il trattamento dei rifiuti sita sul Molo Garibaldi, all’interno del porto spezzino. La piattaforma Sepor è alimentata con circa il 40% da energia prodotta attraverso l’impianto fotovoltaico di cui è dotata mentre il 60% dell’energia disponibile viene immessa dalla rete con provenienza certificata da fonti rinnovabili.
“La M/B Elettra, quindi, può essere considerata imbarcazione a zero impatto ambientale infatti, per il suo funzionamento non verrà immessa alcuna CO2 nell’ambiente” sottolinea in una nota la port authority, aggiungend che questa unità “garantirà il servizio anche all’interno di aree con limitazioni o di particolare pregio ambientale (ad esempio servizi per gli yacht e navi da crociera stazionanti nella rada di Porto Venere e dell’Isola Palmaria)”.
Questo il commento di Mario Sommariva, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale: “L’importante iniziativa di Sepor dimostra come le imprese del nostro porto siano sempre pronte all’innovazione e sensibili al tema della sostenibilità ambientale. Il porto prosegue in maniera determinata e incessante sulla strada della decarbonizzazione, secondo le linee strategiche del nostro Piano Operativo e secondo il programma progettuale denominato ‘Green Ports’. Si tratta di una strategia di medio periodo nella quale convivono, in modo sinergico, investimenti pubblici e investimenti privati. Sepor, che peraltro possiede gli impianti di trattamento, probabilmente più avanzati dell’intero Mediterraneo, dimostra ancora una volta di essere un’impresa innovativa e in piena sintonia con le scelte strategiche promosse dall’Autorità di Sistema portuale”.
La società, attiva all’interno del porto della Spezia sin dal 1952, è impegnata nel rinnovo dei propri mezzi portuali, al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale dei servizi svolti per lo scalo spezzino.
Giorgio Mori, presidente e amministratore delegao di Sepor, ha detto che la sue azienda “sin dal 1952 si è sempre distinta per la ricerca di soluzioni innovative per la salvaguardia dell’ambiente progettando, sviluppando e mettendo in campo soluzioni per la prevenzione degli inquinamenti, pulizia degli specchi acquei e per il pronto intervento ambientale. Oggi abbiamo un parco mezzi che spazia dai battelli Recoil, alle motobarche per la raccolta dei rifiuti solidi, alle bettoline per la raccolta dei rifiuti liquidi, passando per autospurghi e mezzi di movimentazione contenitori scarrabili e autogru”.