Naviera Armas passa nelle mani di quattro fondi di private equity
Prosegue comunque il progetto di vendere l’azienda: Balearia è in pole position ma anche Boluda potrebbe essere della partita, magari in alleanza con Msc
I fondi di private equity JP Morgan, Barings, Bain Capital e Cheney Capital si preparano a diventare i nuovi maggiori azionisti del gruppo armatoriale Naviera Armas specializzato nei collegamenti marittimi con navi ro-ro e ro-pax fra la penisola iberica e il Nord Africa e verso le isole Canarie. Dopo aver prima ridotto il debito attraverso una conversione dell’esposizione finanziaria in azioni ed entrando nel capitale, El Confidencial ha rivelato che questi investitori istituzionali hanno ora intenzione di ricapitalizzare il gruppo diventandone appunto azionisti di controllo.
Una mossa però propedeutica a mettere in sicurezza l’azienda e a una sua prossima vendita il cui schema è stato pensato già da tempo e dovrebbe entrare nel vivo già nel corso del 2023.
In pole position fra gli interessati c’è Balèaria che si è esplicitamente detta interessata: il suo presidente, Adolfo Utor, in occasione di una conferenza stampa andata in scena lo scorso 24 febbraio per annunciare risultati finanziari record per il gruppo, ha sottolineato come i nuovi proprietari di Naviera Armas non abbiano intenzione di rimanere tali a lungo e che Balèaria è “pronta sulla griglia di partenza” per una possibile acquisizione.
Ci sono già stati contatti tra la compagnia di navigazione presieduta da Utor e JP Morgan.
Alla corsa parteciperà probabilmente anche il Gruppo Boluda che già opera con le isole Canarie una linea marittima regolare e giornaliera dal porto di Cadice per il trasporto di prodotti freschi. La compagnia detiene già la proprietà del terminal container del porto di Cadice e un’ipotetica acquisizione di Armas significherebbe entrare anche nel traffico passeggeri e ro-ro.
Non è da escludere che Boluda voglia giocare la partita su Naviera Armas insieme a Msc con cui ha giù unito le forze per dare vita al più grande gruppo al mondo attivo nel business del rimorchio portuale. Il gruppo ginevrino, come noto, controlla anche Grandi Navi Veloci che già è attiva sulle rotte fra Italia, Spagna (isole Baleari comprese) e Nord Africa per cui un ampliamento del business sia in Maghreb che verso l’arcipelago delle isole Canarie sarebbe complementare.
Dalla Spagna danno poi anche Grimaldi Group interessata ma in realtà l’azienda partenopea a SHIPPING ITALY già nei mesi scorsi aveva fatto sapere che non intende essere della partita. Proprio Grimaldi nel recente passato aveva acquisito per 375 milioni di euro da Naviera Armas il ramo d’azienda di Trasmediterranea relativo ai collegamenti marittimi con le isole Baleari più un terminal nel porto di Valencia.