Bimco pessimista: domanda di trasporto container in aumento solo dell’1-2% nel 2023
L’associazione armatoriale ha parallelamente corretto al rialzo le stime per il 2024, ipotizzando ora una progressione del 5-6%
Bimco ha rivisto le sue stime sull’andamento per il 2023 e per il 2024 del mercato del trasporto container via mare, mostrandosi più pessimista per l’anno in corso ma più ottimista per il prossimo rispetto alla precedente analisi.
Nonostante un miglioramento dell’outlook economico globale, la previsione dell’associazione armatoriale è di un rallentamento della ripresa della domanda di trasporto via mare, che in sostanza porterà le rotte container ‘in andata’ e di ambito regionale a crescere solo dell’1-2% (contro il 3-4% stimato inizialmente) per l’anno in corso, mentre per il 2024 è atteso un recupero del 5-6% ovvero 2 punti percentuali in più della precedente stima. Più nel dettaglio, secondo Bimco i volumi saranno negativi ancora per la prima parte di quest’anno, per poi iniziare la risalità nella seconda metà. Per quel che riguarda il 2024, tuttavia, secondo uno scenario più pessimistic, è anche possibile che l’incremento della domanda sia solo del 2,5-3,5%.
Questa evoluzione si accompagnerà a un aumento della stiva garantito dall’ingresso in mare di nuove navi (4,9 milioni di Teu in arrivo nel 2023-2024, a fronte di demolizioni che interesseranno capacità per 1 milione, che secondo Bimco si attesterà al +6,3% per l’anno in corso e al +8,1% per il prossimo. Il 65% della crescita della flotta globale di portacontainer sarà dovuto alla consegna di unità da oltre 15mila Teu di capacità (le fasce da 3-8mila e da 8-15mila peseranno invece ognuna per il 18%) comportando il riversamento di navi più grandi su rotte ora battute da unità più piccole. Parallelamente, la congestione portuale si attenuerà, trattenendo solo il 6% della capacità globale nel 2023 e lo 0% il prossimo anno. Insieme i due fenomeni porteranno l’offerta di capacità di trasporto in Teu a eccedere del 11,3% quest’anno i valori del 2022.
Alcuni fattori, ammette l’analisi di Bimco, potranno certamente spostare in un senso o nell’altro il rapporto tra domanda e offerta, ad esempio le cancellazioni di ordini di nuove navi o i ritardi nelle relative consegne o ancora, in senso opposto, il mancato concretizzarsi dei rallentamenti di velocità di navigazione già annunciati dagli operatori. Allo stesso tempo, è possibile che le revisioni dei servizi da parte dei liner possano riequilibrare i rapporti tra domanda e offerta, cosa che però al momento non si è riscontrata. Nell’insieme, sebbene tutte queste possibilità possano tradursi in realtà, secondo Bimco è più probabile che a farlo saranno quelle che comporteranno un aumento della stiva globale. In ogni caso, è la conclusione, “si prospettano due anni difficili per il settore, con tendenze sottostanti che saranno probabilmente le più deboli da dieci anni a questa parte”.
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