Lavoratori Bcube a Guasticce in agitazione dopo la perdita dell’appalto per Baker Hughes
Sindacati e dipendenti lamentano una situazione di incertezza dopo l’aggiudicazione a G4 Logistics
Se il futuro di Bcube appare improntato a un percorso di forte crescita (che potrà includere anche un merger e una successiva quotazione in Borsa), per i lavoratori dell’azienda della sede di Guasticce, all’interno dell’interporto Vespucci, quello alle porte è un periodo di incertezza.
A partire da ieri Filt-Cgil e Fillea-Cgil hanno proclamato lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari per gli 80 dipendenti dell’impianto. A preoccupare i dipendenti il cambio di appalto della logistica di Baker Hughes (Nuovo Pignone), dove all’azienda della famiglia Bonzano subentrerà G4 Logistics, Rti costituita ad hoc che vede come partner Mvn Srl, Medlog Italia Srl (Msc), Fagioli Spa e Fratelli Foppiani Srl, che lo scorso ottobre si era aggiudicata la relativa commessa.
Il raggruppamento di impresa aveva in precedenza annunciato l’intenzione di creare in Toscana un nuovo polo logistico per l’industria oil&gas, dando vita (entro il primo semestre di quest’anno, secondo il programma iniziale) a una piattaforma multifunzionale di quasi 400.000 mq di estensione. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore dopo l’aggiudicazione del tender, lo stabilimento, che vede Baker Hughes come committente diretto della sua realizzazione, sorgerà sempre nei pressi dell’interporto di Guasticce, all’interno del quale sono svolte ad oggi le attività logistiche per Baker Hughes, ma in una località in provincia di Pisa. Secondo la stessa testata, l’azienda avrebbe inserito tra le richieste della gara anche la salvaguardia dei posti di lavoro.
Stando però all’allarme lanciato ora dalle due sigle sindacali, sebbene il cambio dell’appalto sarà operativo già dal prossimo 1 maggio, ad oggi non è stato chiarito dalle parti “quanti degli 80 lavoratori impiegati presso lo stabilimento di Guasticce resteranno in Bcube e quanti invece verranno riassorbiti dalla G4 Logistics”, né, scrivono le organizzazioni dei lavoratori, se quest’ultima voglia “realizzare un hub specifico in zona Lavoria (pochi km a est dell’interporto di Guasticce, presumibilmente la nuova sede di cui sopra, ndr) oppure se intenda utilizzare gli spazi di cui dispone a Livorno in zona portuale”. Da qui la proclamazione dello stato di agitazione, cui i sindacati intendono far seguire “tutte le azioni necessarie” per tutelare i lavoratori “in caso di mancanza di risposte concrete sul futuro delle maestranze”.
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