Allarme della Guardia Costiera a Genova: “Peggiora la qualità delle navi che scalano i nostri porti”
Monito lanciato dall’ammiraglio Sergio Liardo dopo la terza nave detenuta contemporanamente in porto a Genova dopo il Port State Control
Nel porto di Genova sono tre le navi detenute, ovvero sottoposte a fermo amministrativo dagli ispettori Port State Control della Guardia Costiera.
Alla Guang Rong, cargo cipriota fermato il 21 febbraio scorso, si sono aggiunte lo yacht a uso commerciale Invader, di bandiera maltese detenuto pochi giorni dopo, e da giovedì è toccato alla Joy X, unità battente bandiera panamense, di circa 6.500 tonnellate di stazza, costruita nel 2006, armata con un equipaggio di nazionalità egiziana e gestita da una società con sede in Romania. L’unità in questione si trova ormeggiata a ponte Canepa presso l’Imt Terminal.
“Le condizioni della nave sono subito apparse gravemente deficitarie soprattutto tenuto conto dell’età relativamente giovane, ma le condizioni di manutenzione e gestione sono risultate veramente substandard, in palese violazione alle norme internazionali sulla salvaguardia della vita umana in mare, la protezione dell’ambiente marino e la sicurezza della navigazione” spiega l’autorità marittima in una nota.
La ricostruzione prosegue così: “Al termine della giornata di visita abbiamo rilevato oltre 30 criticità, di cui più della metà di una gravità tale da giustificare il fermo della nave. L’aspetto preoccupante è che riguardavano un po’ tutte le aree della nave: mezzi e dotazioni di salvataggio, impianti ed equipaggiamenti antincendio ed antinquinamento, apparati radio, motore principale e diesel generatori, oltre ad una modesta preparazione dell’equipaggio. E’ stata una vera sfida, erano anni che non ispezionavamo una nave così”.
Prima di poter essere visitata nuovamente dagli ispettori della Guardia costiera ed essere autorizzata a riprendere il mare, la nave dovrà rettificare tutte le irregolarità nonché essere sottoposta a ispezione da parte della società di classificazione, il Dromon Bureau of Shipping, e dell’autorità di bandiera, informati della grave situazione riscontrata.
L’ammiraglio Sergio Liardo, comandante del porto di Genova e Direttore marittimo della Liguria, segnala quanto segue: “Le autorità francesi, tramite la centrale operativa del nostro Comando generale, ci hanno informato che la Joy X non aveva rispettato delle zone di divieto di navigazione. Pertanto, in accordo alle attuali procedure, ho disposto un’immediata verifica della nave che, purtroppo, ha portato al fermo della stessa. Ora abbiamo tre navi detenute contemporaneamente in porto a conferma dell’alto livello di attenzione riservato alle unità substandard.”
“Quest’anno abbiamo già fermato 4 unità su 38 ispezionate, di fatto una media di 1 su 9, come lo scorso anno – continua Liardo – e il dato non ci piace affatto perché in controtendenza rispetto al periodo pre-covid. Se da un lato testimonia l’efficacia del nostro sistema di targeting, nonché la preparazione e il rigore dei nostri ispettori, dall’altro può essere indice di un peggioramento della qualità delle navi che scalano i nostri porti e navigano nelle nostre acque. E’ essenziale tenera alta la guardia per assicurare che i traffici marittimi siano effettuati nel rispetto degli standard previsti, anche a garanzia degli armatori che operano navi sicure. Come più volte ribadito – conclude – non esiterò a utilizzare tutto l’arsenale normativo e gli strumenti a mia disposizione per dissuadere o fermare navi poco sicure dall’approdare nel porto di Genova, sino al loro bando dalle acque europee”.
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