Processo torre piloti-bis: in appello tutti assolti
Fra gli imputati c’erano Felicio Angrisano, Fabio Capocaccia e Giovanni Lettich coinvolti a vario titolo nel processo
L’ammiraglio Felicio Angrisano, ex comandante della Capitaneria di porto di Genova, è stato assolto insieme a tutti gli altri imputati (erano sette in totale) nel processo di appello sull’ubicazione della torre pilota del porto di Genova che crollò il 7 maggio 2013 per la collisione con la nave cargo Jolly Nero della compagnia Ignazio Messina & C. provocando nove morti. Angrisano in primo grado era stato condannato a tre anni.
Assolti, come detto, anche tutti gli altri imputati.
Il sostituto procuratore generale Enrico Zucca aveva chiesto una condanna a 2 anni e sei mesi per l’ammiraglio Angrisano, assoluzione per Fabio Capocaccia, già commissario del Comitato autonomo portuale (condannato a 2 anni in primo grado), chiesta la condanna a un anno per Angelo Spaggiari, ingegnere strutturista (18 mesi), Paolo Grimaldi, tecnico del Comitato autonomo portuale (2 anni), e Mario Como, ingegnere strutturista (1 anno e 6 mesi). Conferma della condana era stata chiesta anche per Giovanni Lettich, capo della Corporazione dei Piloti.
Le accuse erano omicidio colposo. Il processo sull’ubicazione e costruzione della torre pilota è nato su iniziativa di Adele Chiello, madre di Giuseppe Tusa (militare della Capitaneria), una delle vittime, che si era opposta alla richiesta di destituzione. La donna ha sempre sostenuto la pericolosità dell’ubicazione della torre e dell’assenza di protezione sul molo davanti al quale avvenivano le manovre delle navi in uscita dal porto.
In primo grado erano strati già assolti Paolo Tallone, ufficiale della Capitanerie di Porto (chiesto un anno e quattro mesi); Sergio Morini, anche lui della Corporazione Piloti (un anno); Gregorio Gavarone, della Rimorchiatori riuniti (due anni), e Roberto Marzedda, anche lui della Rimorchiatori (sei mesi) ed Edoardo Praino, ex funzionario del Cap. Condannate al risarcimento delle parti civili l’Autorità Portuale, e i ministeri dei Trasporti e della Difesa.
Dalla Corte di Appello di Genova sono state inoltre ricalcolate le pene per i condannati nell’ambito del processo principale, quello relativo alla strage: per il comandante della Jolly Nero Roberto Paoloni ha stabilito 7 anni, per il primo ufficiale Lorenzo Repetto 5 anni e per il direttore di macchina Franco Giammoro 4 anni.
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