Dogane in fermento in mezza Italia
Da Aosta al Lazio, passando per Genova e Livorno, fioccano le denunce di carenza d’organico da parte di lavoratori, Rsu e sigle sindacali
Dopo lo sciopero degli straordinari proclamato nei giorni scorsi dai funzionari genovesi, anche i colleghi di altre sedi dell’Agenzia delle Dogane stanno avviando o vagliando analoghe forme di protesta.
Costante la motivazione: l’asserita carenza d’organico e la continua richiesta di prestazioni extra orario. Ad Aosta è in corso una settimana di astensione da ogni prestazione di lavoro straordinario e sospensione da altre prestazioni fuori orario e un’altra è in programma a cavallo di marzo e aprile, proclamate da Fp Cgil, Fp Cisl, Unsa Confsal, Flp-Ecofin, Uil Pa, Usb Pubblico Impiego, Rsu.
Nel Lazio la situazione più tesa è quella dell’Aeroporto di Fiumicino, anche se la nota di Usb che l’ha denunciata, ha ventilato azioni di protesta che potrebbero estendersi a Ciampino e Civitavecchia: “L’informativa ricevuta il 16 febbraio sulla situazione dell’Ufficio delle Dogane di Roma 2 non ha fatto altro che confermarci in forma ‘istituzionale’ quello che andiamo denunciando da tempo: i servizi doganali del più grande aeroporto italiano sono in grave difficoltà a causa di una carenza di organico insostenibile. Anni di blocco del turn over, totale o parziale, la fallimentare gestione dell’ultimo concorso (con la suddivisione in profili assurdi e con scelte delle sedi di destinazione incomprensibili), le miopi scelte sulla mobilità da parte del direttore del personale dell’Agenzia, sono le cause di una crisi annunciata”.
Stessa musica al polo logistico Le Mose di Piacenza: “Il polo logistico è in continua espansione e noi siamo pochi, non ce la facciamo ad andare avanti a queste condizioni, serve personale” hanno fatto sapere le Rsu e le sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Usb Pi: “Recentemente le lavoratrici e i lavoratori della sede di Piacenza si sono riuniti in assemblea insieme alle organizzazioni sindacali riportando le proprie perplessità e preoccupazioni in merito alle gravi carenze di organico che stanno interessando la sede piacentina ormai da diverso tempo. Si richiedono quali siano le linee di indirizzo future, a breve-medio termine, per l’ufficio di Piacenza in termini di risorse umane assegnate, investimenti strutturali, eventuali nuove sedi di lavoro e presenza a tempo pieno del dirigente previsto”.
E proprio oggi la Fp-Cgil Livorno ha denunciato “l’enorme deficienza organica dell’Ufficio delle Dogane di Livorno. Nonostante le innumerevoli sollecitazioni sindacali, ad oggi nulla è cambiato, e si continua a registrare la mancanza di risposte da parte dell’Amministrazione Centrale delle Dogane e Monopoli ai bisogni della città di Livorno e dell’intero territorio toscano. Lavoratrici e lavoratori da anni sopperiscono a questa grave carenza attraverso il proprio spirito di servizio, ma non può bastare per sempre. Livorno ha bisogno di rilanciare il proprio porto e questi lavoratori ne sono volano indispensabile. La Fp-Cgil Livorno chiede a tutte le istituzioni e alle forze politiche di attivarsi immediatamente per ripristinare il giusto organico nell’Ufficio di Livorno attraverso i concorsi in essere e la riapertura immediata di mobilità esterna verso questa strategica amministrazione”.
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