Le associazioni di Conftrasporto fanno quadrato attorno al Corpo delle Capitanerie sull’emergenza migranti
Il timore è che il Governo decida di togliere all’autorità marittima alcune funzioni e competenze
Conftrasporto-Confcommercio, unitamente alle sue federazioni Assarmatori, Federagenti, Federlogistica e Fise Uniport, hanno manifestato oggi al Comandante Generale del Corpo delle Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Nicola Carlone, in occasione dell’Assemblea pubblica della stessa Federagenti tenutasi a Roma, la loro preoccupazione rispetto alle notizie secondo cui il Governo ipotizzerebbe di sottrarre al Corpo alcune funzioni relative agli usi civili del mare e ad alcune attività.
La preoccupazione cresce, in particolare, per il soccorso e il salvataggio dei migranti nel Mediterraneo, dove in questi anni la Guardia Costiera si è trovata a salvare migliaia di vite umane, e il timore è che all’organo istituzionale possano essere tolte alcune funzioni relative a questa tematica.
“Il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, con la propria autonomia operativa e la professionalità̀ delle sue donne e dei suoi uomini, ha sempre rappresentato un’eccellenza nel garantire la sicurezza in mare e il rispetto di tutte le norme internazionali e nazionali che regolano le attività marittime e portuali. Ci appelliamo dunque al Governo affinché non si modifichi l’attuale equilibrio relativo alla governance della blue economy, manifestando totale appoggio al delicato lavoro del Corpo e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” fanno sapere le associazioni.
Parole di gratitudine e apprezzamento per il lavoro quotidiano svolto dal Corpo delle Capitanerie nella gestione dell’emergenza migranti è stato espresso durante l’assemblea di Federagenti anche dal viceministro a Trasporti e Infrastrutture Edoardo Rixi.
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