Navi fino a 14.400 Teu sul Dragon di Msc che scalerà anche Napoli
Il collegamento toccherà Genova, La Spezia, Gioia Tauro e Napoli, che per la prima volta avrà un collegamento diretto con il Far East
Il rinnovato collegamento Dragon di Msc tra Asia e Mediterraneo, che raggiungerà ancora diversi porti italiani, avrà al suo servizio navi con capacità maggiore rispetto a quanto preventivato.
Riferisce infatti Alphaliner che è intenzione della compagnia impiegare sulla rotta – in procinto di essere riattivata oggi (15 marzo, ndr) con la prima partenza da Shanghai – cinque portacontainer con stiva tra i 9.000 e i 14.400 Teu, superiore dunque non solo a quella nota finora alla società di analisi (7.000 Teu) ma anche a quella di cui aveva parlato a SHIPPING ITALY Pasquale Legora de Feo, l’amministratore delegato del terminal Conateco di Napoli, il quale ipotizzava l’impiego di navi tra da 8.000 o massimo 10.000 Teu.
Alla nostra testata il manager ha oggi confermato l’arrivo nella struttura (peraltro controllata al 100% dalla stessa Msc) della linea, che porterà quindi Conateco al debutto nei collegamenti diretti con il Far East e su unità di capacità così elevata.
Per il resto, Dragon tornerà a raggiungere gli stessi porti italiani toccati in precedenza, ovvero La Spezia, Genova e Gioia Tauro, mentre l’altra introdotta in questa sua nuova variante sarà l’inserimento di uno scalo ad Ashdod Hadarom. Nell’ordine la rotazione finale sarà dunque: Shanghai – Ningbo – Yantian – Singapore – Ashdod (HCT) – Napoli – La Spezia – Genova – Fos sur Mer – Gioia Tauro – King Abdullah – Singapore – Shanghai.
La notizia del potenziamento del Dragon si accompagna per Msc e per il partner (ancora per poco) Maersk a quella della sospensione permanente al servizio Shogun (commercializzato dalla compagnia danese come AE1) tra Asia e Nord Europa, su cui erano impiegate 12 navi con capacità tra i 13mila e i 20.500 Teu. Non una novità vera e propria, dato che il servizio ormai è vittima di blank sailings da 5 settimane, ma la formalizzazione di uno stop di fatto, che però potrebbe essere vista dal mercato come un elemento di chiarezza per le proprie valutazioni. Proprio come conseguenza di queste cancellazioni, le due compagnie socie della 2M avevano già provveduto a integrare alcune toccate di Shogun/AE1, in particolare quelle nei porti di Xiamen e Rotterdam, all’interno di altri collegamenti.
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