Al via l’iter per la realizzazione della cassa di colmata di Brindisi
Nei giorni scorsi, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse per il completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile Petrolchimico e Costa Morena Est nel porto di Brindisi, ossia la cosiddetta “cassa di colmata”
Nei giorni scorsi, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse per il completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile Petrolchimico e Costa Morena Est nel porto di Brindisi, ossia la cosiddetta “cassa di colmata”.
Le imprese sono state invitate a manifestare interesse sul progetto definitivo, dopodiché, in ragione della nomina del presidente dell’Adsp Ugo Patroni Griffi a commissario per la realizzazione dell’opera nonché per l’esecuzione del dragaggio di parte dei fondali, si procederà, dopo la verifica e l’approvazione del progetto esecutivo, alla procedura negoziata senza bando per l’affidamento dei lavori da aggiudicare con il criterio del minor prezzo, da individuare mediante ribasso percentuale sull’importo a base d’asta. Ad oggi il costo stimato è di 35 milioni di euro, su un quadro economico di 43 milioni, finanziato per 39 dal fondo complementare al Pnrr. Una volta aggiudicati e consegnati i lavori, sono previsti 610 giorni per l’intervento.
“È la regina di tutte le opere- commenta il presidente Ugo Patroni Griffi- senza la quale non potremmo avviare le azioni programmate per imprimere una svolta epocale allo sviluppo infrastrutturale dello scalo brindisino. Un intervento storico e troppo a lungo atteso inserito, dal Governo nel piano delle 15 opere ritenute indispensabili per il sistema Paese, per le quali servono tempi di realizzazione certi e ristretti. In tal senso si è indirizzato il fondamentale apporto dato alla procedura dal sottosegretario al MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), on. Tullio Ferrante, e dall’onorevole Mauro D’Attis con l’obiettivo di avviare e concludere, sull’esempio del modello Genova, un’opera che ci consentirà di procedere speditamente con il dragaggio del porto e di realizzare nuovi accosti per traghetti e navi da crociera a Sant’Apollinare” ha commentato Patroni Griffi.
L’Adsp, una volta realizzata la cassa di colmata, potrà avviare il dragaggio dei fondali per avere fondali più profondi nelle aree maggiormente operative: da circa -8.0 mt (batimetria media attuale) a -12.0 sotto il livello del mare, nell’area di S. Apollinare; da circa -11mt (batimetria media attuale) fino a -14.0 sotto il livello del mare, lungo il canale di accesso al porto interno; da circa -11mt (batimetria media attuale) fino a -14.0 sotto il livello del mare, nell’area di contorno alle calate di Costa Morena.
“In un sito Sin (Sito di Interesse Nazionale, caratterizzato da aree potenzialmente contaminate molto estese classificate come “dannose” dallo Stato italiano, laddove sia confermata la presunta contaminazione), quale è Brindisi, infatti, lo strumento maggiormente sostenibile, dal punto di vista sia finanziario sia ambientale, che la Legge indica per gestire i materiali rivenienti dai dragaggi in aree estese è, appunto, la realizzazione di una vasca di colmata” ha spiegato una nota dell’ente.
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