Guerrieri (ri)tenta la pacificazione nella guerra dei traghetti a Livorno
Dopo il verdetto sull’esclusività che ha bocciato le ragioni di Porto Livorno 2000, l’Adsp, a sanare anche le proprie inadempienze, offre un nuovo calumet della pace al terminal di Moby e Msc, mentre s’avvicina la scadenza di Sdt
Tre mesi fa, come raccontato da SHIPPING ITALY, il verdetto del Consiglio di Stato ha chiuso una prima lunga fase del conflitto che, prendendo in mezzo l’Autorità di Sistema Portuale di Livorno, ha visto fronteggiarsi per anni i gruppi Grimaldi e Moby per mezzo delle controllate Sdt e Porto Livorno 2000, ma la sottigliezza della sentenza unitamente al tentativo di mediazione fallito nell’immediata imminenza della stessa preludono a una ripresa delle ostilità.
È in quest’ottica – e senza dimenticare concessione e autorizzazione di Sdt sono in scadenza – che va inquadrata una nota diffusa stamattina dall’Adsp presieduta da Luciano Guerrieri, per annunciare una “road map verso la pacificazione dei contrasti”. La riporteremo per intero, perché è evidente come, data la delicatezza del tema, ogni singola virgola sia stata pesata col bilancino, ma prima proveremo a sintetizzarne e ‘volgarizzarne’ il contenuto.
Innanzitutto si richiamano i punti fermi fissati dal Consiglio di Stato (pur senza soffermarsi sull’ambiguità del pronunciamento in merito alla differenziazione fra servizi ai passeggeri bisognosi o meno di autorizzazione): il servizio di stazione marittima e assistenza ai passeggeri non può definirsi “esclusivo” e quindi nulla quaestio sul fatto che Sdt lo svolgerà fino a scadenza del proprio titolo (anche qui nessun cenno alla scontata richiesta di proroga).
La nota poi passa a una parte propositiva, sostanzialmente un alleggerimento degli impegni presi da Porto Livorno 2000 per aggiudicarsi la gara per maggioranza dlle sue azioni e rinnovo concessione, senza esplicitare quelli che parrebbero il reale puntello, stante che Adsp in Tribunale ha vinto pienamente: proprio perché a breve ci sarà questa istanza di proroga e perché siamo parzialmente inadempienti o in ritardo con la nostra parte di impegni infrastrutturali (ad esempio la resecazione del terminal Calata Orlando) vi invitiamo a deporre le armi, a fronte di una revisione al ribasso del Piano economico e finanziario della vostra concessione.
Ecco il testo integrale.
“Dopo l’esito infruttuoso delle trattative imbastite mesi fa per porre fine ad una guerra che data dal 2019, L’Autorità di Sistema Portuale prova a definire un nuovo percorso per arrivare alla ricomposizione degli equilibri nella delicata partita dei servizi di accoglienza ai passeggeri.
Ieri, il presidente Luciano Guerrieri e la responsabile del procedimento, Roberta Macii, hanno infatti informato i rappresentanti del Comitato di Gestione dell’avvio di un iter attraverso il quale a) arrivare a dare piena attuazione alla gara che nel 2018 ha visto Livorno Terminals entrare come socio di maggioranza in Porto di Livorno 2000; b) porre fine al contenzioso tra quest’ultima e Sintermar Darsena Toscana (SDT: joint venture fra Tdt e la Sintermar controllata da Grimaldi), autorizzata a suo tempo alla movimentazione dei passeggeri delle navi di Grimaldi Euromed su un’area in concessione estranea a quelle di Porto Livorno 2000.
A tre mesi di distanza dalla pubblicazione del rigetto, anche da parte del Consiglio di Stato, del ricorso intrapreso nel 2019 da Porto Livorno 2000 contro gli atti dell’Autorità di Sistema Portuale che concessero a Sdt la radice dell’omonimo terminal, autorizzandola a movimentarvi traffici ro-pax, l’AdSP annuncia l’intenzione di voler formalizzare l’assegnazione alla società Porto di Livorno 2000 della titolarità del servizio di stazione marittima e assistenza ai passeggeri, ribadendo però, sulla scorta della sentenza del supremo organo della giustizia amministrativa, che tale servizio non può definirsi come esclusivo od obbligatorio.
Pur avendo da poco aggiornato l’elenco dei servizi di interesse generale, nell’ambito dei quali è stato incluso anche quello di accoglienza dei passeggeri, l’AdSP afferma che la concessione rilasciata a SDT si protrarrà sino al termine di scadenza. Con ciò dando piena applicazione al principio del tempus regit actum, in base a cui la lite va risolta in base alla normativa vigente all’epoca degli atti contestati, quando appunto PL2000 non poteva vantare alcun diritto di esclusiva sulla movimentazione di passeggeri.
Tali disposizioni verranno attuate subordinatamente e contestualmente alla formalizzazione di un serie di azioni amministrative.
Verrà innanzitutto avviato un atto di ricognizione della configurazione del Piano Regolatore Portuale: in particolare saranno aggiornate le opere infrastrutturali propedeutiche all’attuazione del progetto presentato dalla società Livorno Terminals in sede di gara, evidenziando eventuali interferenze e/o incompatibilità.
Verrà fornito un cronoprogramma aggiornato degli interventi tecnici che costituiscono gli adempimenti dell’Amministrazione correlate alle proposte di copertura finanziaria degli interventi;
Verrà istituito un tavolo con la società PL2000 /Livorno Terminals per la condivisione dei nuovi assetti progettuali ai fini dell’aggiornamento del Piano economico e finanziario della concessione unitamente alla redazione di un nuovo cronoprogramma delle opere che la stessa società dovrà fornire entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta;
A valle della condivisione delle azioni amministrative precedente, l’AdSP avvierà la formalizzazione del Masterplan presso il Comune di Livorno per gli ambiti comuni di competenza”.
Con una separata nota, l’ente ha fatto sapere che ha registrato una “forte crescita” il traffico ferroviario nel porto di Livorno, “che chiude il 2022 con un incremento del 35,8% del numero complessivo dei treni terminalizzati, per un totale di 2.817 treni e 47.412 carri”. Il grosso ha riguardato il traffico container: “I treni in entrata e in uscita dall’Interporto Vespucci e dai terminal Lorenzini e TDT sono stati 2.430, il 39% in più rispetto ai valori del 2021”.
A.M.
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