Bunicci (Fedepiloti): “Non solo tariffa, dobbiamo occuparci anche di sicurezza nei porti”
Il presidente dei piloti dei porti sottolinea come si stiano registrando sempre più fenomeni meteorologici violenti che mettono a dura prova la tenuta degli ormeggi e la fattibilità delle manovre
Fedepiloti, la federazione italiana piloti dei porti, questa settimana ha compiuto 76 anni (il giorno di ‘nascita’ è il 20 marzo 1947). “In questo lungo e tortuoso percorso la federazione dei piloti italiani ha accompagnato i piloti nelle trasformazioni che si sono rese necessarie nel coso degli anni e così farà nel futuro. Le sfide in questo mondo che cambia così rapidamente davanti ai nostri occhi non mancano e noi saremo pronti ad affrontarle con il contributo migliore della categoria dei piloti italiani. UNo speciale ringraziamento a tutti i piloti, che sono 24/7 in prima lina a fare il loro dovere, al fianco dei comandanti e a supporto delle autorità marittime quandp richiesto” sono le parole utilizzate dal presidente, com.te Roberto Bunicci, per celebrare questo anniversario.
In questa intervista rilasciata in esclusiva a SHIPPING ITALY il numero uno di Fedepiloti affronta alcuni dei temi di estrema attualità che riguardano la categoria preannunciando ciò di cui si discuterà all’assemblea annuale in programma a Roma.
Com.te Bunicci di cosa si parlerà all’assemblea?
“Il 4 aprile faremo a Roma all’Hotel Plaza una sessione pubblica dove avremo presente, come al solito, tutto il cluster portuale. In mattinata ci sarà l’intervento del viceministro Rixi, spero di poter ospitare anche il ministro dei trasporti Salvini. Già confermata anche la presenza e l’intervento dell’Amm. Ispettore Carlone e naturalmente tutti i nostri soggetti vicini, quindi Confitarma, Assarmatori, Federagenti, Assoporti e gli agli altri servizi tecnico-nautici, quindi rimorchiatori ed ormeggiatori, insomma tutto il mondo della portualità sarà presente come da tradizione.”
I temi?
“Per quanto riguarda i temi, noi adesso siamo in fase di rinnovo tariffario; è il primo che avviene dopo la verifica dei nuovi criteri e meccanismi, rideterminati in seguito al Regolamento Eropeo 352/2017. Quello che definiva che per i servizi regolati e in monopolio come il nostro la tariffa debba essere determinata in modo trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionale. Questo passaggio è stato fatto, è stata fatta una lunga disamina al Ministero con tutti i soggetti utenti della tariffa e, quindi adesso stiamo mettendo a sviluppo questi nuovi criteri e meccanismi e questa nuova disciplina che, mi auguro, dia i suoi frutti perché la grande fatica fatta in questi due anni e mezzo dovrebbe ripagarci adesso e svolgere un nuovo rinnovo tariffario piuttosto semplificato, quantomeno con delle buone regole di condotta.”
Teme che questo possa non avvenire?
“Vedremo. Sono realista e aspetto la prova dei fatti e che tutto si completi nei tempi e nei modi definiti. Attualmente sono fiducioso sebbene gli effetti dell’inflazione saranno importanti.”
Quando prevede che concretamente si possa arrivare a questa definizione della nuova tariffa?
“La conclusione dell’iter istruttorio dovrebbe essere al 30 giugno, quindi con decorrerenza dal 1° luglio 2023. Adesso siamo realmente in piena attività. Anche domani (oggi per chi legge, ndr) abbiamo un incontro al Ministero con l’utenza, si farà un’accurata analisi dei costi del servizio. Io sono fiducioso perché si sono fatti grandi passi avanti in tema di maggior trasparenza, di maggior linearità, di maggior proporzionalità; sono modelli universali per tutte le Corporazioni.”
È una questione ormai solo economica o c’è dell’altro?
“Si parla di quello, ma si parla anche, ha detto bene, di tempi che la Federazione deve dedicare ad altre cose. Mi spiego meglio: siamo molto occupati in questo sviluppo tariffario, però avremmo piacere di poterci dedicare anche ad altre cose perché non è che Fedepiloti viva e si occupi solo di rinnovo tariffario. Ci sono altri temi sul tavolo da affrontare, da discutere al nostro interno per migliorare ancora la categoria, l’organizzazione, la struttura. È per questo che vorrei chiudere nei tempi previsti e occuparmi di altro, per essere molto franchi.”
Quali sono questi temi operativi a cui vorrebbe dedicarsi?
“Sono le potenziali riorganizzazioni di alcune realtà con possibili accorpamenti, c’è da valutare un ammodernamento, un recepimento di ciò che sono tutte le Circolari intervenute sul regolamento del codice, l’eventuale ammodernamento dello stesso, riguardo alla nostra disciplina, continuare l’attività di formazione dei piloti, per una crescita in massima sicurezza dell’attività del pilota e anche dei nostri collaboratori, in primis i conduttori dei mezzi. Quindi ci sono tanti temi da affrontare per il futuro, al di là del rinnovo tariffario.”
Il titolo dell’Assemblea di Roma quale sarà?
“Il tema dell’assemblea del 4 aprile sarà ‘Protect and care’, un po’ quello che ci sentiamo di fare: proteggere la navi dalle minacce che ci sono anche nei porti, come gli spazi ristretti, la manovra in piena sicurezza da svolgere nel rispetto di tutti, aver cura quindi sia delle navi, che dell’infrastruttura portuale, come asset del territorio regionale, ma non solo, anche nazionale, in certi aspetti anche internazionale. Penso a Genova, penso a Trieste che hanno una valenza non solo per il territorio retrostante, o alla stessa Gioia Tauro, strategico porto di transhipment, fondamentale nodo per la ripartenza di container che lì vengono mossi su altre navi.
In quest’ottica il lavoro del Pilota per la sicurezza si traduce proprio nella protezione delle navi e delle infrastrutture.”
Le preoccupazioni e criticità maggiori quali sono?
“Purtroppo stiamo osservando in questi ultimi anni, a causa del riscaldamento globale, dei fenomeni violentissimi che avvengono più tipicamente durante l’estate o nel cambio delle stagioni, con queste burrascate di una violenza inaudita che mettono a seria prova la tenuta degli ormeggi e la fattibilità delle manovre. Insomma, sono una grande minaccia e destano una certa preoccupazione.
Quando noi, l’estate scorsa, abbiamo vissuto tre mesi di estate molto calda con il mare caldissimo, parlo del porto che conosco meglio, quello di Ravenna, eravamo molto preoccupati. Avere il mare a 30° e poi sapere che arriva una perturbazione dai Balcani con area molto fredda è motivo di grande preoccupazione perché non sappiamo cosa succederà davvero. Il mare cosi scaldo scatena un sacco di energia, di potenziale in più rispetto al normale e quindi i fenomeni possono essere violentissimi, come è ahimè successo, e come vedremo in un filmato che stiamo finendo di preparare per Fedepiloti e che lanceremo durante l’assemblea. Quindi il tema sarà, dato un lato la tecnologia che c’è, il mondo che evolve, le nuove sfide tecnologiche, ma dentro un contesto e uno scenario meteo che ci mette sempre più alla prova e per il quale l’uomo farà ancora la differenza. Perché l’uomo, il marinaio, attento conoscitore del luogo, sa riconoscere un po’ in anticipo, talvolta anche su certi strumenti, il maltempo veramente grave e le minaccie veramente pericolose che si affacciano ai nostri porti.”
Le contromisure che come categoria potete adottare sono la formazione e poi? Nuove pilotine?
“Si, stiamo rinnovando il parco pilotine, un’opera continua e costante di rinnovamento, ma ci sono anche tecnologie: penso a stazioni meteo, di cui le Stazioni Piloti si sono equipaggiate, per avere traccia di quello che succede, anche sull’andamento del trend meteo. Ci aiutiamo con tutti i mezzi che riteniamo utili, non adiamo a cercare cose fantascientifiche, però le cose assolutamente utili le vogliamo avere a disposizione.”
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