Imposte sulle concessioni portuali: rimessa alla Corte Costituzionale la Legge Regionale del Lazio
Il provvedimento nasce da un’azione promossa dai legali dello Studio Castaldo, Magliulo & Associati (Fiorella Titolo e Alfonso Magliulo) che hanno contestato la normativa regionale
Nei giorni scorsi, con provvedimento della Corte di Giustizia Tributaria di Roma datato 21 marzo, è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale della Legge Regionale n.2/2013 del Lazio nella parte in cui è stata istituita un’imposta regionale sulle Concessioni dei beni del demanio marittimo, estendendone l’applicazione anche a quelle rilasciate dalle Autorità di Sistema Portuale.
Nello specifico si tratta di un’imposta regionale applicata alle concessioni demaniali rilasciate dalla Autortà di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale per le quali i concessionari sono già tenuti al pagamento sia della Imposta di Registro (statale) e sia dei canoni demaniali, peraltro recentemente incrementati, in virtù del DM 321 del 30 dicembre 2022, dalla percentuale del 25%, creando in tal modo “difficoltà per i concessionari, anche sotto l’aspetto del libero accesso al mercato, con pregiudizio della concorrenza tra gli operatori portuali presenti nei diversi porti nazionali e internazionali”.
Il provvedimento nasce da un’azione promossa dai legali dello Studio Castaldo, Magliulo & Associati (Fiorella Titolo e Alfonso Magliulo) che hanno contestato la normativa regionale per la violazione, sotto vari profili, degli articoli della Costituzione 3 (con riferimento al principio di ragionevolezza), 53 (relativamente al principio di capacità contributiva nella definizione dei tributi) e 117 (sulla ripartizione della competenza legislativa e amministrativa Stato\Regione).
Il Giudice ha ritenuto sussistere sufficienti elementi di fondatezza della eccezione di incostituzionalità sollevando la relativa questione nei confronti della legge regionale”nella parte in cui sottopone alla imposta sulle concessioni demaniali marittime le concessioni rilasciate dalle Autorità di Sistema Portuale” innanzi alla Corte Costituzionale che a questo punto dovrà pronunciarsi in merito alla illegittimità della norma.
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