Medkon salpa nel Mediterraneo ma senza scalo a Taranto
Yilport aveva annunciato l’inserimento del San Cataldo Container Terminal nella rotazione della nuova linea che invece ad oggi non prevede alcuna toccata in Italia
La compagnia di navigazione turca Medkon Lines a fine marzo avvierà il nuovo servizio di linea per il trasporto via mare di container nel Mediterraneo ma il porto di Taranto non compare fra i porti che verranno scalati diversamente da quanto aveva comunicato il terminalista Yilport ai sindacati dei lavoratori e alla port authority.
Secondo quanto si apprende dal report settimanale di DynaLiners da fine marzo “Medkon Line avvierà un collegamento fra la Turchia e altri porti del Mediterraneo ribattezzato Turkey – Spain – Tunisia (Tst) service. Sulla linea – si legge – saranno impiegate due navi da circa 600 Teu che toccheranno gli scali di Istanbul (Ambarli), Izmit (Gebze), Gemlik, Aliaga, Valencia, Barcelona, Sfax, Rades e nuovamente Istanbul”.
Salvo cambi di programma, quindi, il San Cataldo Container Terminal non sarà quindi raggiunto da questa nuova linea contrariamente a quanto proprio il gruppo terminalistico Yilport aveva fatto sapere ai sindacati dei lavoratori Uiltrasporti, Fit Cisl e Filt Cgil tramite Carlo Carbone, vicepresidente della San Cataldo Container Terminal.
Società terminalistica che vede complicarsi sempre di più la propria posizione anche nei confronti dell’Autorità di sistema portuale presieduta da Sergio Prete che da tempo ormai ha avviato una verifica del piano d’impresa non essendo stati ottenuti i risultati e i livelli di investimento e di assunzioni promessi a fronte di un rilascio della concessione di durata di 49 anni.
Oltre al mancato arrivo di Medkon Lines, infatti, va registrata l’apparizione solo sporadica di navi operate dalla Kalypso Compagnia di navigazione mentre Cma-Cgm ormai da diversi mesi ha smesso di servire il terminapugliese con le proprie navi. L’Autorità di sistema portuale del Mar Jonio attendere nei prossimi giorni chiarimenti da Yilport su questa e su altre questioni.
A maggio dello scorso anno il comitato di gestione della port authority tarantina aveva ‘respinto’ (non approvandolo) l’ultima versione del piano biennale proposto da San Cataldo Container Terminal dopo che la stessa Adsp aveva inviato una comunicazione ufficiale dove si rimarcava il fatto i livelli di traffico presso il Molo Polisettoriale dovessero essere “pari al minimo garantito per i primi due anni di concessione, ovvero 105.000 Teu il primo anno e 245.000 il secondo, sottolineando come gli stessi siano svincolati dall’effettuazione dei lavori previsti per il dragaggio dei fondali”. Yilport nel suo piano presentato nelle nella primavera dello scorso anno aveva invece garantito fino a 163 addetti assunti e 71mila Teu entro fine 2022 e 256 occupati e 141mila Teu nel 2023 con 256 risorse occupate in caso di completamento del dragaggio; altrimenti 90mila Teu senza dragaggio”.
Impegni che fino ad oggi sono sempre stati disattesi. Fino allo scorso anno il Comitato di Gestione non aveva ritenuto di avviare la procedura di revoca, anche parziale, della concessione. Nel 2022 a Taranto sono stati imbarcati e sbarcati 26.269 Teu (nel 2021 erano 11.841 Teu). Da capire in questo contesto come si inseriranno anche le criticità legate alla risoluzione del contratto con Webuild per i dragaggi che avrebbero dovuto essere completati in porto ma ad oggi non sono ancora partiti.
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